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“Prove insufficienti sull’utilità del secondo booster”. Ora lo ammette anche l’Ema

Pubblicato il 05/02/2022 10:21 - Aggiornato il 07/12/2022 18:13

In un punto stampa il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri, ha lanciato una bomba, che però, come al solito, è passata inosservata ai più. Ha detto Cavalieri: “Al momento ci sono prove insufficienti da parte dei trial clinici o dal mondo reale a supporto di una raccomandazione sull’utilità della dose booster di vaccino sulla popolazione generale”. Cavalieri ha poi aggiunto: “Abbiamo visto emergere altre sub varianti di omicron come la cosiddetta variante BA2 che si sta diffondendo in molti Paesi”. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclude Cavalieri: “È troppo presto per dire quanto questa variante differisca da omicron in termini di trasmissibilità e in termini di evasione immunitaria” ma “resta una forma strettamente collegata a omicron”. Lo ha detto il capo della strategia vaccinale dell’Ema, Marco Cavaleri, in un punto stampa periodico dell’agenzia europea dei medicinali. (Continua a leggere dopo la foto)

Riguardo alla pillola anti-Covid Paxlovid di Pfizer, che ha incassato nei giorni scorsi il via libera dell’Agenzia europea del farmaco Ema per l’uso ai primi sintomi in pazienti ad alto rischio, è “un’importante aggiunta al nostro portafoglio di terapie perché è il primo antivirale orale approvato in Ue. Deve essere usato il prima possibile, all’esordio dei sintomi in persone positive a Covid” ha spiegato il responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema. Questo farmaco, ha precisato l’ente regolatorio, “non può essere usato come strumento di prevenzione”. (Continua a leggere dopo la foto)

Sul vaccino anti-Covid per i bimbi under 5, l’Agenzia europea del farmaco resta in attesa dei risultati conclusivi della sperimentazione. “Siamo in contatto con le aziende e stiamo cercando di capire quando i dati potranno esserci sottoposti. Come sappiamo, gli studi clinici sul vaccino in questa fascia età sono ancora in corso, quindi dobbiamo tenere conto di quanto i risultati finali saranno disponibili. Stiamo comunque seguendo da vicino la questione” ha detto Cavaleri, rispondendo a una domanda sul vaccino Pfizer/BioNTech nei piccoli da 6 mesi a 4 anni, dopo che la compagnia Usa e il suo partner tedesco hanno presentato domanda all’ente regolatorio americano Fda.

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