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“Ecco quali sono i rischi del vaccino”. La clamorosa ammissione di tre scienziati che lavoravano per Moderna

Pubblicato il 09/02/2024 11:06

Queste notizie in Italia continuano a passare sotto traccia, ma intanto 3 ex farmacologi di Moderna, una delle aziende leader per la produzione dei cosiddetti vaccini anti Covid, hanno ammesso: “I vaccini a mRna comportano rischi di tossicità”. Lo scrivono nell’ultima review sulla tossicità dei vaccini mRna, un documento dal titolo “Strategie per ridurre i rischi di tossicità di farmaci e vaccini a mRna” pubblicato dalla rivista Nature Review Drug Discovery. Qui vengono elencate, in sintesi, le criticità della tecnologia usata per combattere il Covid e viene lanciato l’ennesimo allarme sui “potenziali rischi per la sicurezza associati a questa prima generazione di vaccini mRNA”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Dimitrios Bitounis, Eric Jacquinet, Maximillian A. Rogers e Mansoor M. Amai nella loro review scrivono: “Le componenti strutturali delle nanoparticelle lipidiche, i metodi di produzione, il processo di somministrazione e le proteine prodotte da mRna complessi presentano tutti problemi di tossicità. Tutti i nuovi vaccini mRna – si legge ancora- rappresentano problemi di tossicità che non possono più essere ignorati”. Gli stessi scienziati si pongono dunque una domanda: “Come si possono rendere più sicuri?”. La stessa review, però, non convince del tutto il dottor Robert Malone, da sempre in prima linea per la verità su questi vaccini e considerato l’inventore della stessa tecnologia mRna. Ecco cosa ha detto, ripreso da LaVerità. (Continua a leggere dopo la foto)

“È per me inconcepibile che questi autori non abbiano dovuto sottoscrivere, lasciando Moderna, clausole restrittive di non divulgazione con l’azienda e quindi è molto probabile che Moderna abbia pre-approvato questa revisione”. Malone, come riporta LaVerità, offre due letture: “Nel migliore dei casi, Moderna vuole che siano riassunte e rappresentate le informazioni sui rischi e sulla tossicità mRna per migliorare la sua reputazione”. L’altra è che “questo articolo sia una raffinata strategia di propaganda, comunemente definita limited hangout, tecnica che consiste nel concentrarsi su informazioni meno rilevanti e implica la rivelazione deliberata di alcune informazioni per cercare di confondere e nasconderne altre”. Secondo Malone, la vera finalità dello studio è incoraggiare nuovi investimenti sulla tecnologia mRna.

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