Restano altissime le tensioni intorno alla guerra in corso in Ucraina, con il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev che ha scelto parole molto dure per commentare l’andamento del conflitto. Intervistato da Argumenty i Fakty, l’esponente del Cremlino ha infatti puntato il dito contro l’Occidente: “Per noi la Crimea fa parte della Russia, e questo per sempre. Qualsiasi tentativo di invadere la Crimea equivarrebbe a una dichiarazione di guerra contro il nostro paese”.
Medvedev ha poi ribadito, tanto per sottolineare in maniera ancora più netta il concetto: “Se uno stato membro della Nato facesse una mossa simile, porterebbe a un conflitto contro l’intera Alleanza del Nord Atlantico, alla terza guerra mondiale, a un totale disastro. I nostri oppositori stanno aspettando che ci inchiniamo a loro o che la nostra economia crolli”.
Secondo il delfino di Putin, però, la guerra è segnata: “I governi occidentali assicurano ai loro cittadini che le ‘sanzioni infernali’ contro la Russia stanno per portarla alla rovina. Devo deluderli: questo non accadrà. L’Occidente sottostima la Russia, come al solito, o più precisamente prova un pio desiderio”. Il politico russo ha poi affrontato anche il tema del divieto di transito alla Lituania per l’ex enclave russa Kalininigrad.
“Ammettiamolo, la restrizione al transito fa parte della vera ‘guerra per procura’ che l’Occidente ha scatenato contro la Russia. Naturalmente, la Federazione Russa adotterà misure di ritorsione e saranno molto dure. Mosca è in grado di bloccare l’ossigeno dei vicini baltici che hanno intrapreso azioni nemiche. L’Ue non ha nemmeno insistito su misure così radicali come un divieto di transito, comprendendo possibili problemi, ma la Lituania si è ossequiosamente trascinata davanti ai benefattori americani, mostrando ancora una volta i suoi atteggiamenti idioti russofobi”.
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