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“È un’inquisizione!” Parte la schedatura dei sanitari non vaccinati. La vergognosa iniziativa dell’ordine dei Medici

Pubblicato il 20/11/2022 11:51

Di male in peggio. Non solo sono stati sospesi e privati della possibilità di lavorare; dopo essere stati reintegrati gli arriva l’ennesima “punizione”. La Verità racconta quanto sta succedendo a Torino. L’Ordine dei Medici ha mandato a tutti gli iscritti sospesi una Pec per indagare le loro idee sui vaccini. Ma non finisce qui, c’è dell’altro, ma prima facciamo un passo indietro. Oramai è palese che nonostante l’emergenza sia finita, la persecuzione verso chi ha portato avanti il proprio diritto di scegliere se sottoporsi al trattamento dell’inoculazione del vaccino anti-Covid, continua spudoratamente. Il fatto che il governo abbia deciso di anticipare il termine della data di scadenza dell’obbligo vaccinale per la categoria dei sanitari poteva essere un primo passo verso il ritorno alla normalità e rappresentare un piccolo traguardo di giustizia, ebbene non sembra essere cambiato molto, anzi, con il reintegro dei medici sospesi ogni giorno saltano fuori ennesime notizie di discriminazione. Come anticipato poco fa l’ultima arriva dalla regione Torino. L’Ordine dei medici e degli odontoiatri ha inviato ai suoi iscritti un questionario per sapere cosa pensano delle immunizzazioni, ma la cosa peggiore è che quest’ultimo minaccia azioni disciplinari.

Tra le righe inviate dall’Ordine ai suoi iscritti si legge: “L’Ordine scrivente sta avviando un procedimento istruttorio nei confronti dei sanitari iscritti agli albi professionali che erano risultati inottemperanza all’obbligo vaccinale […] considerati i riflessi deontologici che tale determinazione assume sul rispetto delle regole deontologiche”. L’Ordine ricorda: “Il professionista con l’iscrizione all’albo professionale si è impegnato ad affidare la propria reputazione professionale alle competenze, al rispetto delle regole deontologiche, evitando anche fuori dall’esercizio della professione ogni atto e comportamento che possa ledere il decoro, la dignità e l’immagine della professione”. Dopo di ché precisa: “La vaccinazione ed a maggior ragione quella obbligatoria per legge ai fini di prevenzione della salute individuale e collettiva , si iscrive nei doveri deontologici del medico, tenuto a tutelare la salute individuale e collettiva.” Date tali premesse l’ordine invita ogni medico sospeso a “fornirci le sue deduzioni sulla (in allora) accertata inosservanza dell’obbligo vaccinale, avuti i presenti principi deontologici sopra richiamati. In particolare gradiremmo conoscere le motivazioni del suo rifiuto alla vaccinazione, la sua posizione rispetto alle pratiche vaccinali tanto obbligatorie, quanto facoltative, le modalità con cui ha garantito la sicurezza e la prevenzione del contagio nel suo studio, le modalità di aggiornamento del documento valutazione rischio. ” Seguono poi le quattro domande: tre a risposta chiusa e una a risposta aperta. L’Ordine nello specifico vuole sapere se i medici siano contrari all’obbligatorietà del vaccino anti-Covid, all’obbligatorietà del vaccino in generale, se abbiano rifiutato il siero per esigenze di salute e come abbiano gestito i pazienti dopo la sospensione. Chiaramente non si tratta di un semplice sondaggio in quanto nelle ultime righe del medesimo documento vi è scritto: “Si evidenzia che l’indagine disposa dalla Commissione albo odontoiatri ai sensi dell’articolo 39 e le deduzioni richieste dovranno pervenire entro e non oltre 30 giorni dalla presente, con avvertimento che in difetto il procedimento proseguirà egualmente il suo corso.” (Continua dopo la foto)

La Verità ha interpellato Gianluigi D’Agostino in merito a quella che sembra essere a tutti gli effetti una schedatura, una profilatura dei medici che potrebbe persino tradursi nell’emissione di provvedimenti per violazione delle deontologia professionale. Secondo D’Agostino si tratterebbe “semplicemente di una iniziativa ai fini conoscitivi. vogliamo aprire un dialogo con i medici”. Eppure è incontrovertibile che nel documento inviato non c’è l’invito a un incontro di discussione bensì l’apertura di un procedimento istruttorio. Secondo D’Agostino si tratterebbe di un escamotage “citiamo la possibilità di un procedimento per ottenere risposte. Ripeto vogliamo semplicemente capire quanti abbiano idee intelligenti e quanti siano fuori dall’ambito della scienza”, continua D’Agostino.

Un professionista che ha ricevuto la lettera e che vuole rimanere anonimo sottolinea:”Se avessero voluto il dialogo avrebbero risposto a tutte le email e le Pec che abbiamo mandato nei mesi precedenti chiedendo un confronto scientifico. Stando a quanto c’è scritto su questo foglio l’Ordine vuole aprire un procedimento, punto”. Ne è convinto anche Dario Giacomini, presidente del sindacato Di.Co.Si.Contiamoci: “Questo è l’inizio di un provvedimento disciplinare a tutti gli effetti. Siamo in piena inquisizione […] Chiediamo l’intervento immediato del presidente Fnomceo, il dottor Filippo Anelli, nei riguardi del presidente dell’Omceo di Torino che sta adottando queste azioni punitive. Un suo mancato intervento andrebbe a integrare una violazione della normativa attuale sul vaccino anti Covid. Qualora ciò avvenisse chiederemo le dimissioni immediate del dottor Anelli dalla presidenza della Fnomceo”.