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“Devono rimanere!” Speranza s’impunta e pianifica un’emergenza infinita

Pubblicato il 22/04/2022 09:49

Mentre gli italiani si sono ormai lasciati alle spalle la paura per l’emergenza Covid e, anzi, danno per scontato che ogni restrizione ancora in vigore sia destinata a sparire nel giro di qualche mese, all’interno del governo Draghi ha ripreso invece forza il partito della prudenza, capitanato dall’incrollabile ministro della Salute Roberto Speranza. Dopo tante battaglie, il segretario di Articolo Uno si è arreso sul fronte Green pass, provvedimento sempre più odiato dagli italiano e destinato al pensionamento a partire da maggio. Spostando però il focus della lotta su un altro fronte: le mascherine.

Negli ultimi giorni la curva epidemiologica ha prima sfiorato quota 100 mila per poi scendere a poco più di 75 mila casi giornalieri. Un quadro che una parte dell’esecutivo definisce “preoccupante”, nonostante fortunatamente il numero di pazienti costretti a ricorrere alle cure ospedaliere sia ancora molto basso. Speranza, stando a quanto rivelato da La Stampa, è così tornato a insistere sulle mascherine: il ministro vuole che restino obbligatorie non solo sui mezzi di trasporto, ma anche nei luoghi di lavoro e a scuola.

Nei bar e nei ristoranti, invece, si fa strada l’idea di togliere l’obbligo per i clienti ma lasciarlo per i dipendenti, anche “per tutelare la loro sicurezza”. Allo stesso modo le FFP2 potrebbe essere ancora necessarie per andare allo stadio, luogo che viene considerato pericoloso anche in virtù delle esperienze passate. Decisioni che potrebbero essere prese anche a fronte del flop, ormai certificato, di una campagna vaccinale che si è di fatto arenata: la quarta dose ai pazienti “fragili” è stata inoculata soltanto al 10% degli aventi diritto, mentre il resto ha scelto di aspettare.

Speranza, incalzato dalle domande dei giornalisti, continua a prendere tempo: “Ci stiamo confrontando, decideremo nei prossimi giorni”. Senza prorogare l’obbligo, anche le mascherine sarebbero destinate a sparire da maggio. Alcuni virologi hanno però sottolineato l’importaza dei dispositivi di protezione per il viso, una tesi che ha trovato subito concorde il ministro della Salute. La trattativa all’interno del governo è ancora in corso, ma è facile immaginare come, alla fine, gli italiani dovranno rassegnarsi all’ennesima estate in compagnia della mascherina.

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