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“I dati c’erano ma vennero ignorati”. L’ennesima rivelazione choc sulla pandemia: cosa ci hanno nascosto

Pubblicato il 30/03/2023 10:59

700 segnalazioni di potenziali effetti avversi da parte dei vaccini anti-Covid. Tutte ignorate per mesi, fino a quando non si è iniziato a parlare in maniera molto timida delle possibile ripercussioni dell’inoculazione sul corpo dei pazienti. Una rivelazione fatta dalla testata americana The Epoch Times, che ha puntato il dito contro i Cdc, l’equivalente statunitense della nostra Agenzia del Farmaco. Secondo la testata, l’ente aveva ricevuto segnalazioni da parte del Vaccine Adverse Event Reporting System, sulla base di una serie di report presentati a partire da dicembre 2020. La conferma di come all’estero come in Italia enti regolatori e governi abbiano voluto ignorare i tanti campanelli di allarme, preferendo insistere sulla narrativa (rivelatasi poi falsa) di vaccini sicuri ed efficaci contro il virus che spaventava il mondo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Secondo The Epoch Times, dunque, i Cdc avrebbero avuto sotto il naso dati che avrebbero dovuto far comprendere loro il rischio di effetti avversi a seguito della vaccinazione, ma hanno preferito ignorarli per mesi, muovendosi solo tardivamente. Un copione già visto in questi giorni in Italia, dopo le rivelazioni del programma Fuori dal Coro: l’Aifa aveva informazioni importanti sui rischi della profilassi, ma preferì non considerarle. (Continua a leggere dopo la foto)

In Italia, una serie di mail interne all’Agenzia guidata all’epoca da Nicola Magrini hanno svelato un quadro a dir poco inquietante: uno dei tecnici aveva segnalato “eventi avversi post vaccinali in persone guarite da Covid” già a gennaio 2021. Chiedendo ai colleghi di “affrontare l’argomento”. Nonostante questo, si preferì tirar dritto, confermando l’obbligo vaccinale e insistendo sulla sicurezza dei sieri. (Continua a leggere dopo la foto)

Non bastasse, il direttore dell’Aifa Magrini aveva chiesto di “non enfatizzare” i dati che iniziavano a far capolino sugli “eccessi di morte cardiovascolare per il farmaco AstraZeneca”, soprattutto nella fascia d’età inferiore ai 50 anni. Non solo, dunque, si fingeva di non vedere. Ma si tentava di sminuire un problema drammaticamente reale. Con gli italiani costretti a continuare a porgere il braccio ignorando i rischi corsi sulla propria pelle.

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