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Da Amazon a Google, così i re dell’hi-tech schivano il Fisco italiano

Pubblicato il 15/10/2020 14:03

I colossi del web continuano a farsi sempre più ricchi. Continuano a schivare, in maniera sempre più abile, le insidie del Fisco. Da Amazon a Google passando per Facebook, le società padrone della rete hanno visto il loro volume d’affari crescere ancora più del solito durante la pandemia, con tanti cittadini bloccati a casa dalle misure restrittive adottate dai rispettivi governi. In totale, nel corso del 2019 sono stati prodotti 16 milioni di utili netti al giorno a testa, con un’accelerazione successiva, nei primi mesi del 2020, che ha portato il livello complessivo del volume di affari a più del doppio rispetto a cinque anni fa.

Da Amazon a Google, così i re dell'hi-tech schivano il Fisco italiano

Un business che muove oggi cifre da capogiro: tra il 2015 e il 2019 nelle tasche delle big-tech mondiali sono andati profitti per un totale di 480 miliardi di euro, un vero e proprio tesoro sul quale il Fisco è riuscito a mettere le mani soltanto in maniera piuttosto limitata. Come sottolineato da La Stampa, infatti, circa metà dell’utile ante imposte è stato tassato in Paesi a fiscalità agevolata, con conseguente risparmio di imposte cumulato di oltre 46 miliardi di euro, 10 miliardi l’anno sottratti dalla disponibilità delle Entrare e rimasti in azienda. Un affare davvero niente male.

Da Amazon a Google, così i re dell'hi-tech schivano il Fisco italiano

L’incidenza effettiva delle tasse si è fermata al 16,4%, un Paradiso rispetto a quanto sono costrette a sborsare solitamente piccole e medie imprese, dai guadagni infinitamente inferiori. Dati sui quali si discute da tempo e che sono stati però messi nero su bianco dall’Area Studi di Mediobanca, che ha analizzato i bilanci dei 25 principali dominatori del mercato hi-tech. L’esempio italiano è perfetto per spiegare il meccanismo: nel 2019 le filiali di queste imprese hanno versato quasi 70 milioni di euro per un tax rate effettivo del 32,1%. A fronte, però, di un giro d’affari stellare con fatturato aggregato che in soli 12 mesi ha raggiunto i 3,3 miliardi di euro. A farla da padrone Amazon, l’azienda che vanta il maggior numero di personale impiegato nel nostro Paese.

Da Amazon a Google, così i re dell'hi-tech schivano il Fisco italiano

La regina delle vendite online è prima per occupati anche a livello globale. Nel 2019 ha incassato complessivamente 250 miliardi di euro e nel primo semestre del 2020 ha visto il proprio giro d’affari crescere di un ulteriore 30%. Il mercato dei colossi della rete si sta però concentrando sempre più nelle mani di pochi: Amazon, Google e Microsoft rappresentano da soli la metà delle entrate del settore, segno evidente di come nel mondo della tecnologia al vincitore spetti tutta la torta, agli altri a malapena qualche briciola.

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