Sono quattro gli scenari possibili sulla risoluzione della crisi di governo in atto. Sia all’estero che in terra nostrana, politici e cittadini si interrogano sulla fine che dovrà necessariamente fare l’Italia nei prossimi giorni. Dall’ipotesi meno probabile a quella più accreditata, Il Tempo ci suggerisce le possibili strade che potranno essere intraprese dal premier Draghi, da Giuseppe Conte, Sergio Mattarella e tutte le forze politiche attualmente in parlamento.
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1. Governo tecnico
In primo luogo partiamo con l’esporre la prima ipotesi, nonché la meno probabile, alla quale si può attribuire oltre il 10% di possibilità: un ennesimo governo tecnico, guidato da Giuliano Amato. Tale supposizione, però, avrebbe due effetti alquanto sgradevoli (a seconda dei punti di vista): rimandare le temute elezioni e far innervosire – non poco – gli Italiani.
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2. Draghi bis
Scenario numero due: il “Draghi bis” si attesta al 20%, specialmente considerando le spaccature all’interno del Movimento 5 Stelle. Un’ulteriore forzatura anti governativa di Giuseppe Conte, infatti, potrebbe provocare un’altra scissione, benché il Presidente del Consiglio dimissionario abbia sempre ribadito che, senza il Movimento Cinque Stelle, non sarebbe rimasto a Palazzo Chigi. Cosa potrebbe convincere Draghi a rimangiarsi la parola? Magari una telefonata di altissimo profilo internazionale…
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3. Elezioni
Scenario numero tre: elezioni anticipate. Con un 30% c’è la possibilità che a fine settembre o nella prima settimana di ottobre, si tornerà al voto. Il centrodestra è già in fermento e Giorgia Meloni chiede coerenza agli alleati. La leader di Fratelli d’Italia si aspetta che Salvini e Berlusconi non tirino il freno a mano in caso di concreta ipotesi di ritorno alle urne.
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4. La crisi rientra
Ultima per ordine ma non per importanza, ecco lo scenario al momento più probabile: la crisi rientra e si finisce con un nulla di fatto. C’è un buon 40% di possibilità che Mario Draghi vada avanti con questi ministri e con questa maggioranza. A Conte verrebbe regalato qualche spicciolo in più per il bonus 110 ed il suo reddito di cittadinanza, assecondando parte delle sue richieste. In tal modo, Letta potrebbe respingere le lettere d’amore di Renzi e Calenda e presentarsi a maggio con il suo amato campo largo. Insomma, potrebbe tutto finire a tarallucci e vino, segnando l’ennesima pagina vergognosa di questo esecutivo sgangherato.
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