Il professor Crisanti sta pagando a caro prezzo l’aver detto la verità sui vaccini. Subito una fitta schiera di difensori della “versione ufficiale” si è levata contro di lui, dall’Aifa agli altri colleghi divenuti ormai vip in tempi di Covid. In una nota, il dg dell’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, in riferimento alle dichiarazioni del direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova, ha fatto sapere: “È sbagliato diffondere affermazioni infondate sulla sicurezza dei vaccini anti-Covid. Quella più grave, in quanto falsa, riguarda le fasi degli studi clinici che potrebbero essere state saltate: gli studi clinici sui vaccini anti Covid-19 hanno effettuato tutte le fasi di validazione e valutazione”. Poi l’attacco diretto: “Ha spesso parlato da esperto in questa pandemia, ma, da quello che dice non lo sembra affatto. Credo che con le sue parole rechi un danno grave al Paese, oltre che a se stesso”. In coda, dunque, sembra di leggerci anche una velata minaccia per la carriera.
Qual è questa colpa così grave di Crisanti? Aver risposto così a una domanda molto semplice, da virologo: “Oggi il vaccino non lo farei perché ci sono solo dati relativi agli annunci delle aziende e perché oggi non ci sono le conoscenze sufficienti. Quando la comunità scientifica l’avrà vagliato, me lo farò. Non capisco dove sia il problema”. Poi, sulle polemiche che si sono innescate Crisanti spiega: “Questa è un’autentica strumentalizzazione. Io sto dicendo che per fare un vaccino, io personalmente, voglio che sia approvato e voglio vedere i dati”. Sacrosanto.
Ma l’Aifa non è sola nella sua battaglia, e subito al suo fianco sono intervenuti altri big. Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità, usa parole durissime contro Crisanti: “Dichiarazioni che definirei quanto meno sconcertanti. Sul vaccino Covid verranno seguite tutte le procedure necessarie per la sicurezza e l’efficacia. Tutti i vaccini che saranno resi disponibili in Italia avranno tutti i requisiti di rispondenza. Serve un’assunzione di responsabilità da parte di chi dichiara, come è stato in queste ore, le sue perplessità rispetto al vaccino, sapendo che questo tema ha un forte riverbero mediatico”.
Poi, tramite Facebook, arriva anche l’attacco dell’infettivologo Matteo Bassetti: “Le affermazioni del professor Crisanti sul vaccino anti-Covid sono gravissime. Insinuare dubbi sulla scientificità dei vaccini è anacronistico e fuorviante per la gente. Credo che la comunità scientifica tutta insieme dovrebbe prendere le distanze da ciò che è stato detto. Questo è il suo pensiero e si deve assumere tutte le responsabilità in un momento del genere dove il Paese ha bisogno di essere unito”.
E infine, il ministero della Salute, Per bocca del viceministro Pierpaolo Sileri: “Credo che Crisanti sbagli: il vaccino sarà sicuro. Quando arriverà il vaccino, e io rientrerò nelle categorie che possono farlo subito, lo farò”. Dall’Aifa al ministero della Salute, ecco che tutti fanno terra bruciata intorno a Crisanti. Dal mondo politico, l’unico che è andato in appoggio a Crisanti è stato il senatore Paragone: “Sento dire da Arcuri che sarà la più grande vaccinazione di massa. Tiè! Io – attacca Paragone intervistato da Radioradio facendo il gesto dell’ombrello – non lo faccio. O mi dici tutto del vaccino oppure non lo faccio!”.
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