La notizia arriva da Napoli ed ha dell’incredibile, visto anche l’evolversi della situazione pandemica italiana. Benché – per il momento- non vi siano più Stato d’emergenza e Green Pass obbligatorio, e nonostante l’ormai acclarata scarsa pericolosità della sottovariante predominante, nella città partenopea è stata lanciata un’applicazione che sancisce l’avvio delle spiagge a numero chiuso e che consentirà di prenotare l’ingresso nei tratti di spiaggia liberi dei lidi: Spiaggia delle Monache, Bagno Ideal e Bagno Elena.
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Un tuffo nel passato
Come riporta Ansa Campania, per ragioni di ordine pubblico dovute ad eventuali assembramenti, nonché a causa dell’«atteso l’incremento dei contagi da Covid 19», l’Autorità di Sistema portuale del Mar Tirreno Centrale, d’intesa con la giunta comunale ed i titolari delle concessioni balneari limitrofe a queste spiagge, ha fissato una serie di modalità di fruizione. Una regolamentazione che riporta indietro il comune di due anni, quando i sindaci ricorrevano per strada quegli scellerati cittadini che incautamente si permettevano di passeggiare sul lungomare ed i droni pedinavano i reietti che osavano sdraiarsi in solitudine a prendere un po’ di sole.
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Spiagge a numero chiuso
Vediamo alcune delle limitazioni imposte dall’Autorità attraverso i servizi offerti dalla controversa App in questione: Nella spiaggia delle Monache l’accesso giornaliero è consentito in un’unica fascia oraria (dalle 8.30 alle 17.30) “nel numero massimo di 400 persone”. Collegandosi ad un link in tempo reale potrà conoscersi la capienza disponibile alla data prescelta. Stessa procedura per la spiaggia Bagno Ideal e Bagno Elena, dove l’accesso giornaliero è consentito al massimo a 24 persone (12 per ogni bagno). L’ingresso è consentito solo ai maggiorenni: i minori possono accedere solo se accompagnati da un adulto e per verificare il rispetto di queste modalità il personale dei lidi “potrà all’occorrenza procedere all’identificazione delle persone per conoscerne l’età anagrafica”.
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Uno schiaffo al turismo
L’assessore all’ambiente e al Mare di Napoli, Paolo Mancuso, ha dichiarato che «Come avevamo previsto da oggi l’accesso alle spiagge pubbliche di Napoli sarà regolamentato grazie ad una App. E’ chiaro che la necessità si presenta essenzialmente nel fine settimana quando l’accesso ai lidi è maggiore, ma in questo modo abbiamo un sistema di prenotazione trasparente e di facile uso per tutti». Insomma, nella regione di De Luca l’ipocondria sembra regnare sovrana anche tra gli amministratori locali. Nonostante le chiare indicazioni di scarsissima probabilità di contagio all’aperto e in piena stagione turistica, Napoli decide di apporre strane limitazioni in nome di una sicurezza che ormai appare a tutti quanto meno effimera. Una decisione del tutto aleatoria che, probabilmente, non farà altro che creare problemi alle attività del territorio dando un’ulteriore schiaffo a quel turismo che tanto servirebbe all’economia locale.
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