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Covid, riparte la corsa al vaccino. Il ministero prepara l’elenco: ecco chi dovrà fare i richiami già a settembre

Pubblicato il 17/08/2022 09:02 - Aggiornato il 17/08/2022 09:04

Nonostante la curva dei contagi sia in netto calo e la percezione dell’emergenza nei cittadini ai minimi storici, la corsa per avere i nuovi vaccini è già iniziata. Con i governi dei Paesi Ue, Italia compresa, che puntano a iniziare le nuove campagna di somministrazione già tra settembre e ottobre, sostenuti dalle voci dei virologi che già da tempo hanno iniziato a tuonare: “Con l’autunno arriveranno altre ondate importanti, bisogna proteggere i più deboli”. Il conto alla rovescia va così esaurendosi molto, molto rapidamente.

In poche settimane sono attese l’approvazione di Ema (e poi di Aifa) dei nuovi vaccini bivalenti, le consegne delle aziende produttrici e poi le somministrazioni da parte delle Regioni. E d’altronde nelle ore successive l’annuncio da parte di Pfizer e BioNTech della prima sperimentazione clinica del vaccino aggiornato per neutralizzare le nuove varianti, l’Unione Europea aveva subito chiuso un accordo con la statunitense Moderna per adeguare ancora una volta il suo calendario di consegne. Obiettivo: assicurare alle capitali europee i primi 15 milioni di dosi.

A tenere alta la tensione ci ha pensato in questi giorni anche Anthony Fauci, che nonostante le tante polemiche che lo hanno visto bersaglio dei sospetti degli utenti Usa ha rincarato la dose: “È scorretto e prematuro sostenere che l’infezione sia finita”, anticipando poi che negli Stati Uniti i nuovi vaccini saranno pronti da metà settembre. Tutto pronto, insomma, per una nuova campagna, nonostante quella per la quarta dose agli over 60 sia stata un flop, a riprova di quanto la popolazione sia diventata restia alle vaccinazioni.

A chi toccherà il nuovo ciclo di somministrazioni? Fragili e anziani sono ovviamente i primi destinatari dei nuovi farmaci anti-Covid, ma non è da escludere che l’insieme dei destinatari possa successivamente essere allargato. Al momento, in piena campagna elettorale, nessun politico affronta direttamente l’argomento, consapevole del crollo di consensi cui andrebbe in conto. Ma le vecchie misure restrittive, in primis il tanto odiato Green pass, sono pronte nuovamente a fare capolino.

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