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“Davanti alle vostre famiglie”. Lettere choc e proiettili a tre manager: cosa hanno scritto gli anarchici

Pubblicato il 17/02/2023 12:15
Cospito lettere anarchici minacce
Alfredo Cospito

Gli anarchici alzano il tiro e aumentano il livello delle minacce in Italia. Il caso Cospito continua a infiammare il Paese, tanto che sono arrivante lettere con minacce e proiettili a tre manager di aziende italiane. “Un manager verrà colpito a morte davanti alla sua famiglia“, si legge in una delle missive choc che richiamano anni ormai lontanissimi della nostra storia recente. “Possiamo agire in qualsiasi momento, conosciamo le sue abitudini”, minacciano gli anarchici, che poi avvertono: “Ne uccideremo tre“. La firma è della Federazione anarchica informale. Si legge sul Corriere della Sera che i plichi sono stati fatti recapitare presso aziende, stabilimenti industriali e a un giornale. Dentro c’era ovviamente un testo a sostegno di Alfredo Cospito, detenuto in regime di 41 bis, ricoverato in ospedale a Milano dopo oltre cento giorni di sciopero della fame. (Continua a leggere dopo la foto)
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E proprio sul regime di detenzione di Cospito la Cassazione si pronuncerà il 24 febbraio. Ma gli anarchici si scagliano anche contro “l’anima nera delle operazioni di mercato al servizio della guerra che alimenta la morte in Ucraina”. In seguito alle lettere, per i dirigenti destinatari delle minacce di morte è già stata aumentata la protezione personale. Parliamo dei vertici della Iveco Defence Vehicles di Bolzano, che produce mezzi militari (i cingolati Dardo e Ariete, i veicoli Centauro, Lince e Puma), della Tekne di Chieti (altra ditta specializzata nel settore militare) e della Federazione nazionale per l’aerospazio e la difesa. (Continua a leggere dopo la foto)

La Fai: “Per Alfredo Cospito fratello e compagno”

Tutte le lettere sono state consegnate nelle portinerie, senza timbro postale e con il nome del destinatario. All’interno del plico anche un proiettile calibro 22. L’attenzione a questo punto è altissima. Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è atteso per un’informativa urgente su quanto accaduto. “Per Alfredo Cospito fratello e compagno”. Inizia così il volantino dattiloscritto firmato dalla Federazione degli anarchici. “La Fai, federazione anarchica informale, non dimentica Alfredo e gli altri compagni e per risposta all’attacco alla libertà del movimento anarchico colpirà gli uomini per far morire le strutture”. Il manager, individuato come obiettivo, sarebbe, secondo alcune fonti qualificate, quello di un’azienda con sede a Torino, ma che non lavorerebbe nel capoluogo piemontese.

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