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Controlli Covid a Pasqua, ecco come ci renderanno la vita impossibile

Pubblicato il 16/03/2021 11:21 - Aggiornato il 16/03/2021 11:34

“Purtroppo a causa della crescita dei contagi, gli italiani sono chiamati ad altri sacrifici dopo un anno di forti limitazioni non facile per le famiglie e le imprese”. Queste sono le parole patetiche pronunciate dalla ministra dell’Interno, durante l’intervista rilasciata alla Stampa.

Sacrifici, chiusure, limitazioni… un anno “non facile”. Condensano così tutti i danni che hanno provocato con la loro illogica e insensata gestione. La verità è che “non sanno più che pesci prendere”, hanno fallito su tutti i fronti e chi ne paga le conseguenze rischia ogni giorno di ritrovarsi con l’acqua alla gola.

Mascherine, piano vaccinale, potenziamento delle strutture sanitarie e del sistema dei trasporti, veri sostegni alle imprese: non c’è stata una questione che sia stata da loro affrontata in maniera accettabile. L’unica strategia che usano (e di cui abusano) è quella delle chiusure/restrizioni. Allora non gli resta che lanciare l’avvertimento proprio come ha fatto Lamorgese spiegando il “piano per Pasqua”.

“Le forze di polizia, i militari e le polizie locali, come sempre, faranno la loro parte per svolgere controlli capillari sul territorio. Ma un effettivo rispetto delle regole, che in questo contesto è finalizzato alla tutela della salute di tutti i cittadini, dipende soprattutto dai comportamenti individuali e dal senso civico che ci deve legare come comunità nazionale”.

Questo ennesimo sacrificio, che riescono a mascherare dietro alla richiesta di senso civico e che durerà ancora per chissà quanto, è palesemente l’ennesima incoronazione della loro incapacità o del loro menefreghismo.