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Il partito di Conte? È pronto: ecco chi ne farà parte e chi sta lavorando dietro alle quinte

Pubblicato il 31/12/2020 16:15

Giuseppe Conte non si sbilancia su una sua lista, ma in Parlamento e fuori il cantiere è aperto. Tanto che, come anticipato da Repubblica, il fido Arcuri sta già lavorando a tessere la rete. E lo stesso sta facendo il viceministro Cancelleri, in Sicilia, mentre cerca già adesioni al progetto. E c’è chi spera in un primo test per le Comunali in Campania del 2021. Tutto sarebbe pronto per quello che sembra essere il partito di Giuseppe Conte. Il logo c’è e anche il sito. Per ora il futuro partito vestirà i panni di scialuppa di salvataggio del premier in caso di crisi. Il nome è “Italia 2023”. E stando a quanto riportato dal Foglio a creare la pagina web è stato l’ex di Forza Italia Raffaele Fantetti passato a ottobre nel Maie per sostenere proprio il presidente del Consiglio.

Sul sito si può già consultare “l’agenda Conte”. Una sezione nella quale viene indicato come saranno spesi i soldi del Recovery Fund. Ma anche i comunicati di Palazzo Chigi e una pagina ancora vuota alla voce “gruppo parlamentare”. Secondo le indiscrezioni diffuse invece dal Fatto Quotidiano a farne parte potrebbero finirci Sandra Lonardo, Bruno Tabacci e alcuni ex grillini. Il logo invece è stato depositato dall’azzurro Gianfranco Rotondi.

Italia23 al momento è un’associazione formata da “un gruppo di esperti della società civile impegnato nell’analisi e nella soluzione di problemi complessi, specie in campo politico-economico”. Lo slogan è “Per un nuovo slancio all’Italia”. Nella homepage saltano subito all’occhio i maxi temi che somigliano molto a una sorta di programma elettorale: si parla di infrastrutture, trasporti, logistica, investimenti, ambiente, sviluppo, digitale, cultura, Mezzogiorno, turismo, difesa ed esteri.

Si tratta dunque di un contenitore nel quale far nascere, prima in Parlamento e poi nelle urne, il partito di Conte. Il Fatto Quotidiano ha provato a stilare un elenco di quelli che prenderanno parte al progetto: molto probabilmente i primi potrebbero essere gli ex grillini Elisa Ragusa, Gloria Vizzini, Gregorio De Falco, Gianni Marilotti e Luigi Di Marzio. Affascinati dal progetto sarebbero anche i centristi Paola Binetti, Antonio Saccone e Antonio De Poli e i senatori vicini a Giovanni Toti come Berutti, Quagliariello e Romani.

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