Questa notte (4 agosto) un’altra tregedia, la cui sorte sembra essere legata alla crisi dovuta al lockdown, si è consumata a Palermo.
Un uomo sulla sessantina si è tolto la vita lanciandosi dal quarto piano del palazzo in cui viveva. Nel silenzio delle ore notturne i vicini sono stati svegliati dalle urla disperate dei familiari.
Non c’è stato nulla da fare, il corpo all’arrivo della polizia e dei sanitari del 118, era senza vita.
Una vita difficile che ha deciso di spegnere all’improvviso. Il Giornale di Sicilia da cui riprendiamo la notizia, riferisce ciò che racconta chi lo conosceva. L’uomo era un commerciante “caduto in disgrazia anni fa, che vendeva vestiti nei mercatini, ma che il lockdown aveva profondamente segnato”.
Ci uniamo al dolore dei familiari e degli amici. Con la speranza che non si consumino tragedie come queste, ancora più gravi e che destano ancora più rabbia se collegate alle difficoltà economiche che il nostro Paese è chiamato ad affrontare. Che le coscienze di chi prende le decisioni dall’alto si sveglino e si facciano promotrici di giusizia. Finora gli italiani sono stati solo spettatori di un indecente teatrino europeo e di un governo incapace di portare alto l’orgoglio italiano.