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Cinque Stelle, la trasparenza va in soffitta. Chiude il sito del rendiconto

Pubblicato il 26/08/2021 12:26 - Aggiornato il 26/08/2021 12:57

Arrivati sulla scena politica con un carico rivoluzionario travolgente, senza precedenti nella storia della nostra Repubblica, i Cinque Stelle ci hanno messo poco a trasformarsi in fedeli cagnolini del potere. Il tempo di entrare nei palazzi, assaporare i benefici dell’appartenenza a quella casta che promettevano di distruggere e voilà, il gioco è stato presto fatto. Con un ulteriore passo avanti arrivato proprio in queste ore, la fine di quell’esperienza di democrazia esaltata tante volte in passato.

Cinque Stelle, la trasparenza va in soffitta. Chiude il sito del rendiconto

Tra gli ultimi baluardi della trasparenza e dell’onestà grillina c’era, infatti, il celebre portale delle restituzioni, Tirendoconto.it, attivato dal Movimento per consentire ai cittadini di controllare bilancia, attività dei gruppi, rendicontazioni e la promessa ma non sempre rispettata restituzione degli stipendi dei parlamentari pentastellati. Il sito, però, ora è destinato a finire all’asta.

La chiusura del portale segnerà così l’ultima tappa del definitivo cambiamento dei Cinque Stelle, ormai perfettamente a proprio agio nel nuovo ruolo di spalla di un governo con Mario Draghi al vertice e sostenuto dal Partito Democratico e da Silvio Berlusconi, un tempo indicati come nemici giurati dai baldanzosi pentastellati. E d’altronde è da tempo finito anche il tempo delle dirette, altro elemento pensato per garantire totale trasparenza verso gli italiani.

Non sono ancora noti i costi della vendita del sito, che potrà essere acquistato per realizzare una nuova piattaforma politica o per le vendite online. Per quanto riguarda i contributi che gli eletti sono costretti a versare, invece, il nuovo meccanismo ideato dall’ex reggente Vito Crimi prevede una doppia quota forfettaria: 1.500 alla collettività e 1.000 euro per il Movimento come spese per la piattaforma, la tutela legale e l’organizzazione.

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