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“Questo è il colmo”. La mossa disperata di Chiara Ferragni per allontanare le polemiche

Pubblicato il 27/12/2023 14:13 - Aggiornato il 27/12/2023 15:30

Un comunicatore costretto ad affidarsi a un’agenzia di comunicazione per tirarsi fuori dai guai. Può sembrare un paradosso, eppure sembra questa la mossa scelta da Chiara Ferragni per uscire dal vortice di polemiche generate dalla vicenda del pandoro Balocco, caso da settimane al centro di un acceso dibattito. Le ultime uscite della nota influencere dopo la multa dell’Antitrust, d’altronde, non sono state propriamente azzeccate, prima con l’annuncio di un ricorso al Tar e poi con un video di scuse che non ha convinto i follower. E così, stando a quanto rivelato da Nicola Porro sul proprio sito, per la moglie di Fedez sarebbe arrivato il momento di un deciso cambio di rotta nelle strategie difensive. (Continua a leggere dopo la foto)
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chiara ferragni

Ferragni al momeno si è eclissata, centellinando i contenuti sui profili social, un tempo attivissimi. Dopo aver capito, probabilmente, di non potersela cavare facendo finta di nulla, né con altri video con il capo cosparso di ceneri. L’indiscrezione pubblicata da Porro vuole l’influencer impegnata a mettere su una vera e propria “unità di crisi” per recuperare un po’ del consenso perduto. (Continua a leggere dopo la foto)

La strategia sarebbe chiara: “Abbassare i toni, uscire di scena per un po’, dare ai follower e alla stampa solo brevi apparizioni e attendere che la tempesta passi. O almeno che le onde riducano e non poco la loro forza distruttiva. Poi si vedrà come ‘riapparire’ al grande pubblico, momento che non può essere rimandato all’infinito se l’influencer vuole tornare a fare ciò con cui campava, e cioè sponsorizzare prodotto sulle sue pagine social”. (Continua a leggere dopo la foto)

Ferragni avrebbe contattato “l’agenzia di comunicazione e web reputation Community, guidata dal founder e Ceo Auro Palomba”. Al momento non c’è niente di ufficiale, bene chiarirlo. Ma secondo Porro le firme sarebbero a momenti. Ci sarebbe poi la necessità di affrontare le beghe legali: in questo caso a gestire la patata bollente dovrebbe essere lo studio di Marcello Bana, che nei giorni scorsi si è già recato in procura per dimostrare la massima collaborazione nelle indagini. Il filone civilistico invece dovrebbe essere affidato a Gianni Origoni.

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