Dopo il flop del centrosinistra alle elezioni c’è aria di cambiamento nella segreteria del PD. Enrico Letta, che ha già dichiarato di non ricandidarsi come segretario, lascerà il posto ad altri personaggi del partito. Tra loro emerge Paola De Micheli. L’ex ministra si candiderà alla segreteria del Pd al congresso che, nelle intenzioni del segretario uscente, partirà da ottobre. E’ lei dunque la prima candidata donna a scendere in campo, in attesa di capire se anche Elly Schlein, al momento neanche iscritta ai dem, farà altrettanto. Probabilmente si confronterà con il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, che ufficiosamente avrebbe intenzione di candidarsi.
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De Micheli conferma: “Ho 49 anni, un curriculum fitto e la voglia di spendermi in qualcosa di importante. Voglio puntare sui militanti, troppo spesso dimenticati, quando non umiliati, e sulla definizione della nostra identità. Chi siamo, questa deve essere la domanda chiave e dovrà essere un congresso diverso dagli altri. Non può diventare una scelta di figurine o un concorso di bellezza. E neanche possiamo stare a discutere di Conte sì o Conte no, perché un partito non in salute non guarisce con le alleanze. Mi aiuteranno figure che stanno sul territorio, abituate a parlare con la gente”.
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Paola De Micheli, piacentina, ha già avuto ruoli importanti ai vertici del Pd e ha fatto parte della squadra di Nicola Zingaretti. Non vuole ancora anticipare le linee guida della linea con cui chiederà il consenso degli iscritti ma è chiaro che non intende lesinare sull’autocritica: “Bisogna riconoscere gli errori commessi, anche quelli sotto il governo Draghi, che ha varato norme restrittive sui diritti del lavoro, per esempio nel settore della logistica”.
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