Pubblicato il 29/02/2024 19:24 - Aggiornato il 29/02/2024 19:47
Momenti di grande tensione ieri a Torino, quando un gruppo di anarchici e di autonomi ha dato l’assalto a una volante della Polizia. Con l’obiettivo di “liberare” un pluripregiudicato marocchino, fermato senza documenti. Dopo aver ricevuto il foglio di espulsione, l’uomo doveva essere trasferito al Centro per il Rimpatrio (CPR) di Milano. Mentre si trovava sull’auto delle Forze dell’Ordine, una decina di persone ha circondato la volante cercando di aprire le portiere. Manovra non riuscita, e così gli assalitori hanno cominciato a prendere a calci e pugni la macchina e a insultare e minacciare gli agenti. Uno dei quali è rimasto ferito negli scontri. Non contenti, gli antagonisti hanno danneggiato altre automobili in transito. (continua dopo la foto) Sono dovuti intervenire altri poliziotti per evitare che la situazione degenerasse e che il 31enne marocchino, che vive in Italia dal 2012, venisse effettivamente sottratto alla custodia degli agenti. L’uomo era stato fermato alla periferia della città, mentre scriveva sui muri slogan contro le Forze dell’Ordine. Cose come “Fuoco alle galere” e “Più sbirri morti”. Denunciato per deturpamento, oltraggio a pubblico ufficiale e violazione delle regole sull’immigrazione, è poi risultato che a suo carico pendevano altri 13 capi d’accusa. Fra i quali anche quella di violenza sessuale di gruppo. L’accaduto ha subito acceso la polemica politica. Iniziata dopo i fatti di Pisa, quando un corteo di studenti era stato affrontato con molta rudezza dalla Polizia. (continua dopo il video) <
#Torino Sono una trentina gli #anarchici che hanno circondano e danneggiano una volante. Obiettivo: impedire il trasferimento di un fermato in un centro d’espulsione
Emily De Cesare #GR1pic.twitter.com/E1PW7XQVTF
I Sindacati degli Agenti hanno denunciato il clima da “caccia al poliziotto”, sottolineando come si stiano ingenerando tensioni sociali e “ritorsioni sul personale”. Il ministro Piantedosi ha dichiarato che “questo inaccettabile atto di violenza è sintomatico del clima di veleno e sospetto a cui sono sottoposti in questi giorni le Forze dell’Ordine e in particolare la Polizia di Stato, a cui vanno la mia solidarietà e vicinanza”. Anche Giorgia Meloni ha espeso parole a favore della Polizia, riservando una frecciata a Mattarella: “Per gli agenti nessuna solidarietà?”. In realtà, si è poi appreso che il Capo dello Stato aveva già telefonato al Capo della Polizia per esternare la propria vicinanza ai poliziotti aggrediti.