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“Le persone muoiono a un tasso incredibilmente alto”. Australia, l’allarme che spaventa il mondo. Cosa succede

Pubblicato il 10/12/2022 12:38

Una strage silenziosa, di cui nessuno parla. Malori improvvisi che colpiscono le persone a ogni età, senza distinzione, senza che la stampa mainstream se ne occupi nonostante i continui allarmi dei medici, che hanno iniziato a chiedere a gran voce approfondimenti tra il boom di morti senza una spiegazione e le vaccinazioni di massa alla quale è stata costretta la popolazione nei mesi scorsi. A conferma della gravità della situazione, anche in Australia gli esperti sono entrati in allerta, puntando il dito contro numeri terribili, mai registrati fino a questo momento. Stando a un comunicato dell’Australian Bureau of Statistics, riportato anche dal Messagero, dall’inizio dell’anno al 31 agosto 2022 ci sarebbero stati 128.797 decessi. Un numero impressionante, di fronte al quale non è possibile non porsi degli interrogativi. (Continua a leggere dopo la foto)

Secondo quanto riferito dall’istituto, il tasso di mortalità in Australia oscillerebbe solitamente tra l’1 e il 2% ogni anno. Stando ai dati a disposizione, nella prima parte del 2022 si sarebbe invece registrato un aumento di circa il 17% rispetto alla media nazionale storica, con 17.419 morti registrati nel solo mese di agosto, uno dei più drammatici. (Continua a leggere dopo la foto)

La causa di questi decessi? Circa un terzo non avrebbe delle spiegazioni precise, casi di “malore improvviso” che restano inspiegabili e che continuano ad aumentare. Il Bureau of Statistic australiano ha così invitato le autorità e gli esperti a indagare a fondo sul perché di questa strage. Karen Cutter, portavoce dell’Actuaries Institute che ha esaminato i dati, ha parlato di “numero incredibilmente alto”. (Continua a leggere dopo la foto)

“Non ho memoria di una situazione del genere nel nostro recente passato. L’unica anomalia si è verificata durante la stagione stagione influenzale del 2017, che è stata davvero difficile, dove la mortalità è stata dell’1% superiore al normale. Quindi nulla di paragonabile a quello a cui stiamo assistendo ora” ha detto Cutter.

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