Non cè limite al numero e alla gravità degli scandali che riguardano i sussidi erogati dallo Stato.
Recente è la notizia assurda che riguarda la figura professionale dei navigator, i quali -racconta il sito money.it – nonostante percepiscano uno stipendio di circa 2 mila euro netti mensili e abbiano continuato a ‘lavorare’, hanno avuto la possibilità di richiedere e ottenere il bonus di 600 per l’emergenza Covid.
La figura del navigator è stata inserita appositamente con l’introduzione del Reddito di cittadinanza. La loro funzione è quella di affiancare il percettore di tale sussidio al fine di favorire l’inserimento lavorativo del cittadino senza lavoro. All’inizio dell’emergenza tutte le attività dei servizi pubblici per l’impiego sono state bloccate, dunque, anche i quasi 3.000 navigator presenti sul territorio nazionale hanno proseguito la loro attività in smart working da casa.
Delle fonti interne hanno riferito a Money.it che “i navigator operativi a Milano sono stati completamente fermi per settimane, continuando a percepire il compenso e magari facendo anche domanda all’INPS per il bonus 600 euro”.
Insomma, una categoria lavorativa che indubbiamente ha potuto “trarre vantaggio da questi mesi”, dalle gravi ‘disattenzioni’ del governo e sicuramente dalla poca mole di lavoro, sempre ammesso che ci sia stata.