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Beffa green pass. Quei manifesti “scomodi” che nessuno riesce a togliere

Pubblicato il 05/11/2021 18:11 - Aggiornato il 07/12/2022 18:36

I cittadini di Pesaro si sono svegliati con la loro città tappezzata di grandi manifesti contro il green pass. Uno di questi, che si trova in via Novecento, alla Celletta, recita: “Obbedisci perché finisca, ma è perché obbedisci che non finirà mai“. Il manifesto è firmato: cittadiniliberipesaro.org.

A San Decenzio è apparso un manifesto molto simile. E questa inusuale campagna pubblicitaria ha certamente destato reazioni: secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, sarebbero moltissime le persone che si sarebbero sentite così colpite da queste immagini da aver allertato polizia, carabinieri e vigili urbani. “Sono indignato, devo segnalare la presenza di questo enorme cartellone anti greenpass” scrive un lettore al quotidiano “E’ dal mio punto di vista non legale, evoca il voler andare contro ciò che è legge…poi va bene essere idealmente contrari, ma qui si sta esagerando nel negare la gravità di questa pandemia. Ritengo sia da vietare l’applicazione di questi manifesti“.

Il responsabile dell’Ica affissioni che, per conto del comune di Pesaro, gestisce le inserzioni pubblicitarie che appaiono nei cartelloni di Pesaro, risponde al nome di Alberto Carrani. E ai cronisti che lo interrogano risponde a chiare lettere: “Quando abbiamo ricevuto le richieste di affiggere questi manifesti contro il green pass, ci siamo posti il problema se fosse il caso oppure no perché comunque si contesta l’applicazione di una norma. Ma poi, sapendo che non ci può essere censura preventiva per le opinioni a meno che offendano la reputazione altrui o le leggi dello Stato, abbiamo accettato di pubblicazione di questi manifesti“. “Aggiungo – dice l’amministratore di Ica – che io sono un convinto vaccinista ma questo non cambia la sostanza. Questi clienti hanno pagato regolarmente 103 euro per 14 giorni di pubblicazione e fino all’8 novembre rimarranno i cartelli”. “Poi, abbiamo già altri quattro cartelli da affiggere sempre dello stesso tenore, per altri 14 giorni. Non abbiamo altre regole da seguire , ma la cosa incredibile è che questi manifesti li affiggiamo solo a Pesaro e in nessuna altra parte d’Italia”, chiosa Carrani.