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“Vorrei sapere chi è che diceva che…” Bassetti, il suo post diventa un boomerang. Risate assicurate

Pubblicato il 28/12/2022 15:13 - Aggiornato il 28/12/2022 15:14

Un po’ di memoria storica, alle volte, farebbe bene. Soprattutto a quei virologi che hanno prima difeso a oltranza le decisioni di Mario Draghi e Roberto Speranza salvo poi, improvvisamente, fare retromarcia di fronte agli animi sempre più accessi degli italiani. Gli stessi che oggi, di nuovo, tornano alla carica, puntando il dito verso la Cina e invocando il ritorno alla massima cautela. Un esempio su tutti, Matteo Bassetti. Il direttore della clinica malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova è stato tra i volti onnipresenti sul piccolo schermo durante i primi, terribili mesi della pandemia. E dopo aver invocato a sua volta un allentamento nelle restrizioni, oggi sembra aver cambiato nuovamente idea. A testimoniarlo sono i tweet che da diversi giorni ha iniziato a lanciare, tutti sulla stessa falsariga. (Continua a leggere dopo la foto)

“In Cina boom di infezioni” ha cinguettato Bassetti il 27 dicembre, sottolineando anche l’alto numero di morti che, a suo dire, farebbero esultare gli addetti alle pompe funebri di Pechino, evidentemente molto indaffarati. E ancora, il 28 dicembre: “A chi ha insultato e minacciato i sanitari. A chi ha detto che le pandemie durano al massimo due anni. A chi ha infangato i vaccini inducendo a non farli. A chi ha propagandato l’antiscienza regalerei un biglietto per la Cina”. (Continua a leggere dopo la foto)

Un messaggio chiaro, apparentemente: la situazione resta grave e chi fin qui ha sminuito i rischi ulteriori legati al Covid dovrebbe cospargersi il capo di ceneri. Ma chi sono le persone che parlavano di “pandemie dalla durata di due anni”? Beh a rileggere bene certe interviste del passato, a sostenerlo era stato in realtà proprio Bassetti. (Continua a leggere dopo la foto)

In un’intervista rilasciata a settembre 2021 davanti ai microfoni di Radio 2, qui ripresa da Sky Tg24, Bassetti aveva infatti spiegato: “Chi fa il medico non deve fare previsioni, tuttavia le pandemie in genere durano due anni. Alcuni paesi, tipo l’Inghilterra, ne stanno già uscendo”. Secondo il virologo, sarebbe stata sufficiente “un po’ di pazienza” per uscire dall’incubo, precisando anche che la parola “lockdown non dobbiamo più sentirla”. A poco più di un anno di distanza, ecco servita l’ennesima giravolta.

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