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“In sedia a rotelle dopo la seconda dose. Ma per lo Stato sono invisibile”: il dramma di Assuntina (VIDEO)

Pubblicato il 29/03/2023 09:10

Una studentessa di medicina con il sogno di curare i bambini malati. Che si è vista, però, la vita stravolta di colpo, non appena effettuata la seconda dose del vaccino Pfizer, costretta come tante altre persone a prenotare l’inoculazione senza poter esercitare il proprio diritto di scelta. E Assuntina, all’improvviso, si è vista precipitata in un incubo. A soli 25 anni, la ragazza è infatti finita su una sedie a rotelle. Un dramma raccontato ai microfoni del programma Fuori dal Coro, in onda su Rete 4, all’interno di un servizio realizzato dalla giornalista Raffaella Regoli: “Ho perso l’uso delle gambe, poi anche la sensibilità nei piedi. Poi ho avuto problemi anche alle mani”. Assuntina aveva una patologia della tiroide, dunque era un soggetto fragile. Ma nessuno se ne è preoccupato quando è scattato l’obbligo vaccinale. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Ho raccontato i miei problemi ai medici – ha raccontato la ragazza ai microfoni di Fuori dal Coro – e loro mi hanno assicurato che la vaccinazione sarebbe stata sicura”. Invece dopo la seconda dose, la ragazza ha perso i sensi non appena tornata a casa. Risvegliandosi poi al pronto soccorso con sintomi allarmanti: “Non sentivo più le gambe. E da lì in poi la mia situazione è peggiorata di continuo”. (Continua a leggere dopo la foto)

Per Assuntina non è mai arrivata una diagnosi ufficiali. Esiste soltanto il sintomo: “Una tetraparesi, sono arrivata a prendere più di 10 antidolorifici al giorno”. Nonostante in molti, anche all’interno dell’università, le abbiano sconsigliato di proseguire gli studi per diventare medico data la sua condizione, la ragazza non si è arresa: “Continuo a studiare, non mi sono fermata”. Trovate a questo link il servizio completo. (Continua a leggere dopo la foto)

Una storia terribile, quella di Assuntina. Che fa rabbia: “Per lo Stato sono una danneggiata ma non riconosciuta da nessuno, è come se fossi invisibile”. Soltanto oggi, con molta fatica, in Italia si inizia a parlare degli effetti avversi dei vaccini e delle persone che si sono viste la vita stravolta dall’iniezione. Con molta fatica, con una parte della politica e dei media che continua a cercare di nascondere la verità.

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