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“Ecco come il fisco ci spierà con gli algoritmi.” Come funziona l’innovazione che punta a spremere di più i cittadini

Pubblicato il 28/08/2023 20:29 - Aggiornato il 28/08/2023 20:44

Lo hanno chiamato “anonimometro” ed è l’algoritmo che dovrebbe essere la nuova ed efficace arma della Agenzia delle entrate per combattere l’evasione fiscale, con un obiettivo ambizioso: recuperare entro il 2025 ben 2,8 miliardi di euro. Nell’informativa pubblicata dall’Agenzia lo scorso 19 maggio, viene tracciato un percorso di controlli in dieci fasi, che poi illustreremo nel dettaglio, che va dall’individuare il gruppo di riferimento al definire quale criterio si vuole osservare, fino a identificare i soggetti potenzialmente rischiosi e stilare delle liste per degli eventuali controlli. L’Intelligenza Artificiale, tramite l’algoritmo, sarà capace di “ordinare – secondo diversi criteri di priorità – le posizioni già individuate in esito ad un’analisi deterministica, così da ottimizzare i risultati e la calendarizzazione delle attività istruttorie”. Se il metodo di calcolo predittivo, essendo generato dall’Intelligenza artificiale, può lasciare dei dubbi, ancora l’Agenzia si è affannata a spiegare che durante il processo di analisi viene sempre garantito l’intervento umano e, dunque, “non si fa uso di alcun tipo di processo decisionale completamente automatizzato”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Come funziona l’algoritmo

Sicché, dietro l’analisi dei dati bancari, non vi sarà una mente umana, ma l’algoritmo verificherà le informazioni a propria disposizione e, poi, segnalerà i soggetti sospetti e le incongruenze. Il sistema di monitoraggio incrocerà i dati contenuti nell’Archivio dei rapporti finanziari con quelli dell’Anagrafe Tributaria. L’Analisi dei dati, come si intuisce dal nome dell’algoritmo, avviene in forma anonima in quanto i nomi vengono sostituiti con dei codici fittizi, in accordo, dunque, con il Garante della Privacy, al fine di evitare “automatismi lesivi dei diritti dei contribuenti” In tal modo si dovrebbe garantire la protezione dei dati personali degli utenti. L’intera procedura prevede l’utilizzo dei dati presenti nell’Archivio rapporti finanziari e il loro incrocio con le altre banche dati a cui l’Agenzia delle entrate ha accesso, cmoe detto. Il primo passaggio, pertanto, è quello dell’inserimento dei dati nel database interno dell’Agenzia, chiamato “Dataset di Analisi”: i dati utilizzati sono quelli contenuti nelle stesse due categorie di archivi ai quali l’Agenzia ha acceso accesso per legge: l’Archivio dei rapporti finanziari, che è parte dell’Anagrafe Tributaria; le altre banche dati. (Continua a leggere dopo la foto)
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Gli obiettivi di Agenzia delle entrate

Le informazioni prese in esame dall’algoritmo (per poi essere processate da individui in carne e ossa) non si limiteranno ai movimenti in banca e alle dichiarazioni dei redditi: ci saranno anche i dati sugli accessi alle cassette di sicurezza, quanto spesso si aprono o chiudono rapporti, quanti conti correnti sono intestati a una sola persona o attività, l’eventuale eccessiva quantità di bonifici tra coniugi, specialmente se di rilevanza economica superiore alle entrate dichiarate Come spiegato dal direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, al Corriere della sera, i controlli incrociati consentiranno di “intercettare, ad esempio, i soggetti con residenza fittizia all’estero ma che hanno conti correnti nel nostro Paese”. Oltre l’80% del totale dell’evasione, stando a quanto afferma ancora Ruffini, riguarda chi non presenta la dichiarazione dei redditi o la presenta “in modo infedele”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Le dieci fasi dell’Anonimometro

Queste le dieci fasi le processo di analisi del rischio con l’ausilio dell’anonimometro: individuazione della platea di riferimento; scelta delle basi dati; messa a disposizione delle basi dati; analisi della qualità; definizione del criterio di rischio; scelta del modello di analisi; verifica della corretta applicazione del modello e del criterio di rischio; estrazione e identificazione dei soggetti; test su un campione della sotto-platea di riferimento; predisposizione delle liste selettive.

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