La situazione internazionale, in particolare la guerra in Israele, non permette di abbassare la guardia su possibili attentati terroristici. Anche in Italia. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Il livello di attenzione deve rimanere alto. Confidiamo sul nostro sistema tradizionale di prevenzione”. Le notizie provenienti dalla Francia, con l’uccisione di un turista tedesco per mano di un fanatico, non sono rassicuranti. I servizi di intelligence si devono muovere su più fronti. E devono tenere costantemente monitorati i soggetti potenzialmente pericolosi. Sappiamo che il tema è delicato, perché i pericoli possono venire da organizzazioni strutturate ma anche da singoli individui. Come per l’appunto dimostrano i fatti francesi. (continua dopo la foto)
“Spiati in bagno e in camera da letto”. L’incubo di ogni famiglia: “Come ce ne siamo accorti, state attenti”
In questo contesto, giunge la notizia di un doppio arresto effettuato nel corso di un’operazione anti terrorismo della Polizia di Stato coordinata dalla Procura di Brescia. Che ha portato alla cattura di due soggetti di origini pakistane, uno dei quali con cittadinanza italiana. A dimostrazione della necessità di eseguire costanti controlli, le indagini duravano da più di un anno. Grazie alle prove raccolte dall’intelligence e al monitoraggio del Web, si era giunti a individuare i due sospettati . Che oggi sono accusati di avere diffuso contenuti a favore della Jihad islamica. Temi che riconducevano a tre organizzazioni terroristiche in particolare. La Jihad islamica Palestinese, lo Stato Islamico e Al-Qaeda. (continua dopo la foto)
“Gli arrestati hanno esaltato il recente attacco di Hamas contro Israele”, hanno spiegato gli inquirenti. “Hanno diffuso messaggi inneggianti alla Jihad e di odio contro Occidente, Ebrei, comunità LGBT. Non solo: nei loro messaggi si poteva cogliere una matrice neo nazista “per esaltare la figura di Hitler, delle SS e di terroristi di estrema destra”. Non è una novità che fra gli estremisti islamici vi siano frange legate al neonazismo. Un’eredità lasciata dalla Seconda Guerra Mondiale, quando Hitler cercò di fare dell’Islam un proprio alleato in funzione anti occidentale. I due arrestati di Brescia, che non avevano precedenti,sono accusati di “propaganda per associazioni islamiche ai fini di terrorismo e proselitismo”. A breve saranno ascoltati dai magistrati.