x

x

Vai al contenuto

Sono pericolosi! La beffa dei banchi a rotelle. Lo Stato spende altri soldi per ritirarli

Pubblicato il 04/10/2021 12:57 - Aggiornato il 07/12/2022 18:44

Vergogna! Hanno fatto ridere l’Italia intera e adesso arriva anche quest’ultima beffarda novità. Proprio i famosissimi banchi monoposto che erano stati individuati dal governo Conte come la soluzione per riportare i ragazzi nelle aule scolastiche nonostante il Covid, e quindi come garanzia di sicurezza per poter rispettare il distanziamento, dovranno essere ritirati perchè dichiarati non sicuri. Come mai? Ripercorriamo la storia dal suo esordio.

Questi banchi sono quelli giunti mediante il bando indetto dall’ex commissario Domenico Arcuri la scorsa estate. “Le aziende vincitrici furono tredici. Una di queste è la portoghese Nautilus, che sottoscrisse due contratti. Il primo, da 2,2 milioni di euro, per la fornitura di 70mila sedie. Il secondo, da 7,3 milioni, per 110mila banchi monoposto”. Si legge tra le righe de il Tempo. Non si sa nemmeno se furono consegnati tutti. Ciò che si sa per certo è la reazione che ebbero i dirigenti scolastici appena li videro. (Continua dopo la foto)

Fin dall’inizio l’arrivo dei banchi di Arcuri e di quella che era l’attuale ministro all’Istruzione Lucia Azzolina, avevano provocato l’ira dei presidi delle scuole di tutta Italia: «Questi banchi non vanno bene, dovevano garantire il distanziamento e invece sono enormi». «Sono lunghi 74 centimetri, quando noi abbiamo previsto una misura massima di 60 centimetri. Così non possiamo garantire la distanza tra gli alunni». Molti presidi decisero infatti di non usarli. Altra critica che venne mossa riguardava la qualità scarsa della plastica, considerata scadente, di cui sono fatti i banchi. (Continua dopo la foto)

Con la determina del 21 settembre scorso, l’attuale commissario, il generale Figliuolo, dopo un vertice con il ministero dell’Istruzione, ne ha stabilito il ritiro dalle scuole. Ritiro che tra l’altro non è a costo zero: “lo Stato per portarli via dovrà sborsare 173mila euro”.

Nella delibera si legge: “a seguito di specifiche analisi merceologiche è emerso che gli arredi scolastici forniti dalla ditta Nautilus hanno evidenziato la non conformità degli stessi alle normative in materia di sicurezza antincendio, impedendone l’uso ed imponendone il ritiro dagli istituti scolastici ove erano stati distribuiti al fine di eliminare i possibili rischi in caso di incendio”.