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“A causa del lockdown siamo più esposti all’influenza”. L’allarme dei medici, numeri che spaventano

Pubblicato il 20/11/2021 10:57

Abbiamo assistito in questi giorni agli allarmi di medici e infermieri, preoccupati da un numero crescente di casi di influenza, superiori a quelli registrati nel recente passato. Compreso quello di Silvestro Scotti, segretario della federazione medici di medicina generale (Fimmg), che ha spiegato all’Adnkronos: “La curva di esordio dell’influenza, stando ai dati dell’Istituto superiore di sanità, è quattro volte superiore a quella degli ultimi 15 anni”. Un trend allarmante, che fa il paio con gli aumenti di episodi di bronchioliti nei bambini. E che potrebbe avere delle spiegazioni ben precise.

"A causa del lockdown siamo più esposti all'influenza". L'allarme dei medici, numeri che spaventano

Come rivelato da Maddalena Guiotto attraverso le pagine de La Verità, infatti, si tratterebbe di un effetto delle misure anti-Covid che, negli ultimi due anni, “hanno evitato la normale esposizione ai microorganismi che permettono al sistema immunitario di tenersi in allenamento”. Con il risultato di esporci maggiormente ad altre infezioni. Giovanni Di Pierri, professore ordinario di malattie infettive all’università di Torino, ha spiegato a tal proposito: “La curva dell’influenza sta salendo ed è più alta rispetto alle stagioni precedenti”.

A balzare agli occhi, tra i tanti dati, è quello “dei bambini sotto i 5 anni”, per i quali l’incidenza dell’influenza “è di 17,9 casi per mille assistiti, contro il 4,2 della popolazione generale”. La spiegazione, secondo Di Pierri, è da ricercare proprio in una precedente stagione senza influenza, chiusi in casa a causa di lockdown e restrizioni varie, che ha portato a una “maggiore suscettibilità dei più piccoli. Non avendo avuto contatti con altri virus respiratori, non hanno una memoria immunitaria che può proteggerli”.

Durante l’inverno, quindi, chi è entrato a contatto con un virus del 2018 o del 2019 “potrebbe aver avuto una forma più forte di malattia del raffreddamento perché – è la tesi di Di Pierri – non ha avuto la vaccinazione spontanea dovuta a un minimo di esposizione e stimolo”. Stando ai dati forniti dal virologo della Statale di Milano Fabrizio Pregliasco, quest’anno sono attesi “dai 4 ai 6 milioni di influenza vera, più le forme simil influenzali dei tanti virus meno invasivi”. In annate normali, l’influenza “ha fatto dai 6 mila ai 10 mila morti per le complicazioni”.

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