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“21 milioni solo per le divise”. Ovviamente a spese dei contribuenti. Scoppia lo scandalo

Pubblicato il 12/07/2022 19:18

L’Agenzia delle dogane e dei monopoli si rifà il look. Marcello Minenna, direttore generale dell’agenzia, sarebbe l’artefice principale del “restyling” collettivo. Bisogna utilizzare il condizionale, perché i termini di presentazione delle offerte per la gara comunitaria indetta da Adm sono stati prorogati «a seguito della richiesta pervenuta da taluni operatori economici interessati» dal 27 giugno al 12 settembre. Dunque, le divise facenti parte della maxicommessa da 21,1 milioni di euro, probabilmente arriveranno nel 2023, a pochi mesi dall’inizio della campagna elettorale.

Polemiche per i gradi sulle divise della dogana

Come riporta La Verità, il nodo del rinnovo delle divise, che era stato annunciato nel 2020, aveva suscitato diverse polemiche, a causa dell’idea di apporre sulle spalline dei funzionari dell’Adm gradi diversi in base al loro livello di inquadramento. Rientrata l’idea e scampato il rischio che la diversità degli stipendi dei dipendenti fosse palesata dalle mostrine, erano rimaste le polemiche sindacali. La Uil si era addirittura spinta a parlare di “militarizzazione delle dogane”, mentre il responsabile dell’ufficio del vicedirettore di Adm, Alessandro Canali, aveva spiegato che «Avevamo le divise da cerimonia, ma quelle operative sono state invece poco utilizzate per trascuratezza. Ora però sono necessarie: pensate alle operazioni sul campo, alla nostra presenza in porti e aeroporti… Sono luoghi in cui dobbiamo essere riconoscibili. Oggi operiamo con funzionari in borghese, con la pettorina o con le tute…». Canali ha poi aggiunto una considerazione finale portando un paragone con gli Stati Uniti: «in America avete visto come sono vestiti in dogana? Sembrano Rambo, mancano solo le bombe a mano. Noi abbiamo la divisa: è il minimo sindacale!».

Un restyling delle divise degno dei film americani

Come fa notare La Verità, consultando il capitolato tecnico, in effetti, il vestiario operativo che riceveranno gli oltre 12.000 dipendenti di Adm, sembra essere stato scelto direttamente da un film d’azione su Netflix. Ben 16.000 giacche a vento unisex (che verranno fornite in un arco di 5 anni), stesso numero anche per giubbotti operativi, felpe, maglioni, pantaloni e stivaletti estivi e invernali. Per le polo a manica lunga e corta e le t-shirt l’acquisto previsto è di 40.000 pezzi. Non mancano tre tipi di copricapo: zuccotto di lana, berretto con visiera «tipo baseball» e perfino il basco con tanto di stemma della repubblica italiana, tutti acquistati in 16.000 unità. La stessa dei fazzoletti da collo brandizzati Adm, mentre i cinturoni con ganci e taschini saranno 8.000. Peraltro, i prototipi delle nuove divise sono stati già indossati dal personale che accompagnava il dg delle Dogane in almeno due occasioni.

La Tesla consegnata a Cingolani

Minenna, soltanto un mese fa, aveva consegnato al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani un regalino niente male: una Tesla Model S di colore nero frutto di un sequestro. Il dg si è apparso nel video ufficiale affiancato da due dipendenti di Adm con indosso la nuova divisa: polo a manica corta, cappellino con visiera, cintura con appeso il distintivo dell’agenzia. Cingolani aveva commentato dicendo che «trattandosi di un’auto elettrica avremo anche modo di testare il suo funzionamento, con un impatto ambientale ridotto, e le infrastrutture di ricarica».

La gaffe del BMW davanti alla colonnina

Proprio in quell’occasione, però, nel video pubblicato sul profilo Facebook di Adm appare anche una Bmw Serie 5 di un bel colore azzurro con portiere bianche, fornita di lampeggianti blu sul tetto e la scritta Adm sulle fiancate. Ironicamente, l’auto tedesca occupava proprio lo spazio davanti alla colonnina di ricarica destinata alle auto elettriche. Anche l’8 luglio, le nuove divise sono spuntate a fianco di Minenna, durante la consegna al Procuratore generale militare presso la Corte di Cassazione, Maurizio Block, delle chiavi di una Range Rover Sport sequestrata e data in uso gratuito alla giustizia
militare. Un bel restyling insomma, con relativa ingente spesa.

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