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Mastella: “Pronto a fare il regista dei responsabili. Mi muovo per amore del Paese”

Pubblicato il 14/01/2021 12:30

C’è un uomo che si sbraccia, in mezzo a questa finta crisi di governo che vede Matteo Renzi e Giuseppe Conte litigare per mostrarsi agli occhi dell’Europa come “il più servile”, a scapito dell’altro. Si chiama Clemente Mastella, non ha certo bisogno di presentazioni e si muove veloce per soccorrere l’Avvocato del Popolo, messo in difficoltà dallo strappo voluto dal Rottamatore, geloso delle attenzioni di Bruxelles. Ha preso subito posizione, il sindaco di Benevento, dando dello “stralunato” al leader di Italia Viva. E dicendosi disponibile “per il bene del Paese”.

Mastella: "Pronto a fare il regista dei responsabili. Mi muovo per amore del Paese"

Intervistato dal Corriere della Sera, Mastella ha bollato come “incredibile” il comportamento di Renzi. Spiegando poi: “I numeri al Senato sono sempre stati risicati. Ma se tu non escludi il Conte-ter apri inevitabilmente una faglia nel M5S. Il gruppo pentastellato è friabile. Ne consegue che se cambi, ad esempio, Alfonso Bonafede, ci saranno degli insoddisfatti. Così come ci sono stati nel passaggio dal Conte-1 al Conte-2. E potrebbe poi succedere che i responsabili si trasformino in irresponsabili. A quel punto non ci sarebbe più la maggioranza”.

Mastella: "Pronto a fare il regista dei responsabili. Mi muovo per amore del Paese"

Mastella ha poi rassicurato sul fatto che i fantomatici “responsabili” siano entità concrete (“i vietcong ci sono, state tranquilli”), un gruppo nel quale l’ex esponente democristiano è pronto a porsi come sorta di capo: “Posso dare il mio contributo, posso fare il regista. Di certo non mi candiderò più. Il mio è un atto d’amore verso il Paese. Pensate che a Benevento il Pd locale è contro di me, i Cinque Stelle mi minacciano in tutti i modi e io nonostante tutto lavoro per il bene dell’Italia”.

Mastella: "Pronto a fare il regista dei responsabili. Mi muovo per amore del Paese"

Un Mastella armato di coraggio e buoni sentimenti, insomma. Pronto a lanciare un messaggio anche dall’altra parte della barricata giallorossa, a Silvio Berlusconi: “Ha una sola chances: faccia un atto di coraggio e si distingua, come ha fatto col golpe americano, dai suoi alleati. Sarà apprezzato anche dal Paese, e questa sarebbe l’unica possibilità per lui di poter pensare di salire al Colle”.

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