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“Stop per bambini e ragazzi”. Ora è ufficiale. Ecco le nuove linee guida dell’Oms

Pubblicato il 29/03/2023 20:48 - Aggiornato il 29/03/2023 21:09

Arriva una sorprendente, pur se assai parziale, retromarcia dell’Oms. Dopo le vaccinazioni a tappeto di fatto imposte durante l’emergenza Covid, sui cui effetti avversi e gravi non è ora il caso di soffermarsi, l’Organizzazione mondiale della sanità ora – solo ora – sconsiglia il vaccino “per bambini e ragazzi”. Le nuove linee guida per i vaccini contro il Covid stilate da parte dell’Oms sono state concertate dal gruppo consultivo di esperti sull’immunizzazione che si è riunito dal 20 al 23 marzo, lo Strategic Advisory Group of Experts on Immunization, noto ai più con l’acronimo SAGE. Sicché sono state previste tre fasce di rischio: alta, media e bassa. Nella prima fascia troviamo le persone “anziane e fragili”, e in questo caso nessuna retromarcia, anzi la vaccinazione, secondo l’Oms, deve addirittura essere integrata da un richiamo “ogni 6-12 mesi”. La fascia media è quella composta da “adulti sani senza comorbilità” – di solito di età inferiore ai 50-60 anni – e minori “con comorbilità”, per la cui platea sono comunque raccomandate la prima, la seconda e anche la terza dose. Vi è, poi, la fascia a basso rischio. Qui, come anticipato, emergono le sorprese, “i minori non necessitano della vaccinazione”. Davvero tardiva quest’ultima raccomandazione, che dunque interessa la fascia tra 6 mesi e 17 anni. “Abbiamo riflettuto soprattutto sul fatto che gran parte della popolazione è vaccinata o precedentemente infettata da COVID-19, o entrambe le cose – ha dichiarato la portavoce del gruppo di superesperti –, ma questo non toglie che resti importante vaccinare con booster aggiuntivi coloro che sono ancora a rischio di malattia grave, per lo più adulti più anziani e quelli con patologie preesistenti”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Hanna Nohynek, a capo dello Strategic Advisory Group of Experts on Immunization, ha invece aggiunto, in merito alla popolazione più giovane, quella che ricade nella terza fascia: “I Paesi dovrebbero considerare il loro contesto specifico nel decidere se continuare a vaccinare gruppi a basso rischio, come bambini e adolescenti sani, senza compromettere i vaccini di routine che sono cruciali per la salute e il benessere di questa fascia di età”, riporta quotidianosanità. Ma, come nota correttamente Il Giornale d’Italia, nella fascia alta sono comunque inclusi i bambini, ovvero quelli che presentano “condizioni di immunocompromissione e comorbidità”. Poi, un’altra dichiarazione francamente allarmante: Le raccomandazioni contengono un’indicazione anche per le donne in gravidanza, a cui è consigliato un richiamo se sono passati più di sei mesi dall’ultima dose: la vaccinazione “protegge sia loro sia il feto“, scrive l’Oms. (Continua a leggere dopo la foto)

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Il tutto mentre ancora lo scorso settembre proprio l’Oms aveva dichiarato che la fine della pandemia fosse “in vista”.

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