L’Italia è in preda ad una gravissima crisi economica e di liquidità. Il rischio che si corre in questo periodo così fragile è che le aziende estere in maniera nascosta si approprino di aziende italiane. A tal proposito “Il Giornale” informa i lettori. Sembrerebbero 15 i milioni di fondi stanziati da istituti di credito a soggetti esteri per favorire l’acquisizione di aziende italiane a prezzi stracciati.
Si tratterebbe dunque di un campanello di allarme alquanto pericoloso. Proprio per questo interverrà il Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il presidente Volpi mercoledì avrà incontri con i vertici dei principali istituti di credito tra cui ”Unicredit, Generali, Mediobanca, Ubi banca, Credit Agricole Italia, Intesa San Paolo e Mps, per verificare se nel breve-medio periodo si intravedano azioni internazionali per il controllo proprietario di Borsa italiana e se tra gli istituti di credito auditi ve ne sia alcuni che con la raccolta dei risparmi degli italiani abbiano direttamente o indirettamente aperto linee di credito ingenti a soggetti fuori dal Paese ascrivibili forse addirittura a quell’elenco di attori interessati all’aggressione degli asset nazionali.”
Oltre all’epidemia, si dovrà fare i conti con “avvoltoi” che cercheranno di toglierci piano piano, pezzo dopo pezzo il sistema produttivo della nostra Nazione. Il governo deve intervenire con misure straordinarie. Serve liquidità, servono aiuti concreti e sufficienti. Non possiamo consentire che avvenga la svendita dell’Italia.