x

x

Vai al contenuto

“Senza il Mes mancano i soldi”, Gualtieri ora spinge. E da Bruxelles Gentiloni preme

Pubblicato il 24/07/2020 11:14 - Aggiornato il 24/07/2020 18:52

Il duo Gualtieri-Gentiloni, gli uomini di Bruxelles che tutelano gli interessi dell’Ue e non de cittadini italiani, tornano all’attacco e premono per attivare subito il Mes. Servono soldi in cassa subito e il Mes è la via più conveniente. Questo è il messaggio che ha consegnato Roberto Gualtieri ai capi delegazione della maggioranza, prima del Cdm che ha dato il via libera allo scostamento. Il Sole 24 Ore riporta il pensiero del ministro dell’Economia, che premer sui fondi europei per la sanità: “Con altri 25 miliardi di deficit – ha spiegato Gualtieri – il Mes diventa decisivo per evitare problemi alle casse dello Stato”.

Lo scontro sul Mes sembra dunque agitare di nuovo la maggioranza. Qualcuno dei 5 Stelle prova ancora a opporre resistenza, ma Pd, Italia Viva e Leu fanno fronte comune per attivare subito il Mes e fare questo altro regalo all’Europa. Come si diceva, però, il problema non è solo interno. Se Gualtieri è l’uomo del Mes all’interno del governo, da fuori arrivano anche altre pressioni, per bocca del commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni: “I fondi arriveranno nella seconda metà del 2021, l’Italia prenda il Mes, conviene” è la sua indicazione, in un’intervista alla Repubblica.

“Le erogazioni del Recovery – evidenzia Gentiloni – inizieranno nella seconda parte del 2021 ad eccezione di un 10% che verrà anticipato con l’approvazione del Piano. Prima dobbiamo aspettare il percorso di ratifica dei parlamenti, quindi dovremo riuscire a rispettare il calendario con l’approvazione dei Piani di riforme dei singoli paesi entro aprile e andare sui mercati con titoli europei comuni. C’è una terza sfida decisiva, anche se successiva: dovremo essere in grado di approvare nuove risorse proprie dell’Unione, come la digital tax e la tassa sulle emissioni di CO2, per rimborsare il debito comune tra il 2026 e il 2056”. Questo vuol dire che potrebbero arrivare nuove tassee europee, pagate dai cittadini italiani, per pagare i debiti del Recovery. Un affarone!

Ma non contenti di questo salasso, la matrigna Europa forza per attivare il Mes, e succhiare ancora di più dalle tasche di un’Italia allo stremo. Questa gente al governo, dunque, ci sta consegnando a Bruxelles, ipotecando il nostro futuro economico e di governance. Gentiloni, in coro con Gualtieri, aggiunge: “Il pacchetto è composto da 390 miliardi del Recovery di aiuti a fondo perso, 360 miliardi di prestiti sempre del Recovery e poi dai crediti agevolati del Mes e di Sure, rispettivamente fino a 240 e 100 miliardi. In tutto 700 miliardi di prestiti. Se c’è un Paese in Europa che può trarre vantaggio da questi prestiti è l’Italia e all’interno di questo pacchetto uno strumento è già disponibile, ovvero il Mes”.

Ti potrebbe interessare anche: Paragone mette in riga Parenzo: il faccia a faccia sull’Europa in diretta su La7