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Sfattoria degli Ultimi, abuso sanitario su animali sani. Stop al massacro

Pubblicato il 11/08/2022 11:05

L’associazione “Sfattoria degli ultimi”, che cura gli animali maltrattati, disabili o recuperati per le vie di Roma, ha lanciato in questi giorni un grido d’aiuto. Un’ordinanza dell’ASL 1 di Roma ordina infatti l’uccisione dei suini presenti all’interno della “Sfattoria” tramite elettroshock a scopo precauzionale. Sono animali sanissimi, iscritti nella banca dati nazionale come animali di affezione, perfettamente curati e microchippati. ItalExit è stata fra i primi a raccogliere l’appello, rilanciandolo sulle sue pagine dedicate agli animali.

(prosegue dopo la foto)

Le misure di biosicurezza attuate all’interno della struttura sono stringenti, solo che la “Sfattoria degli Ultimi” ricade all’interno di un raggio di 10 km da dove sono stati trovati due casi di Peste Suina Africana. L’ordinanza mira solo a salvaguardare interessi economici. Ma queste sono misure preventive folli, assurde e pericolose perchè prevedono un massacro di animali sani, perfettamente isolati e non destinati al consumo alimentare tramite scossa elettrica. Una tecnica che lascia l’animale in una terribile agonia prima del sopraggiungere della morte. In attesa di una risposta del TAR, a cui la Sfattoria si è rivolta, gli animali sono sotto sequestro e non è possibile spostarli.

(continua dopo la foto)

Se l’intento é quello di non far ammalare i suini qualsiasi soluzione avrebbe più senso che ucciderli in modo violento e doloroso. Non si può permettere un massacro simile di animali sani, solo perché potrebbero (in caso remoto) ammalarsi. Sarebbe come uccidere un uomo sano perché un giorno o l’altro potrebbe essere veicolo di contagio. Un abuso indegno e pericoloso per ciò che riguarda l’arbitrarietà di decisione di vita o di morte da parte delle istituzioni.

Antonio Iracà