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“Minacciato con un coltello”, l’esponente politico aggredito dai pusher nordafricani. Il VIDEO choc

Pubblicato il 08/04/2024 20:29

Minacciato con un coltello, in pieno giorno, da due ragazzi stranieri forse neppure maggiorenni. Respiriamo un clima davvero pesante, e si fa sempre più pesante, non solo nelle grandi città del nostro Paese. Le  città fuori controllo stanno divenendo quasi una rubrica fissa sulle nostre pagine, purtroppo. L’ultimo episodio è avvenuto a Prato e se sta avendo risonanza – anziché perdersi nel mare magno delle brutture quotidiane cui assistiamo, sovente inermi e sempre impotenti ­– è per via della vittima di turno, un consigliere comunale della cittadina toscana, per la precisione il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale, Claudio Belgiorno. È lo stesso esponente politico a raccontare quanto avvenuto sul suo profilo di Facebook, attraverso il video che anche noi pubblichiamo: “Chiamato a Galiciana per un sopralluogo dai residenti, mi sono recato a visionare una palazzina in via Matteo degli Organi, diventato ormai da anni luogo di spaccio – spiega Belgiorno–  Durante il sopralluogo alle ore 18 circa (presenti con me sette persone) arrivano da lungo l’argine del Vella, lato ciclabile, due ragazzi maghrebini incappucciati”. (Continua a leggere dopo il VIDEO)

Il racconto dei fatti

I due giovani, dunque, si sono avvicinati “urlando e minacciando”, sino a che hanno anche tirato fuori un coltello a serramanico: i maghrebini pensavano di essere stati ripresi dal cellulare Claudio Belgiorno stava maneggiando. “Con il coltello puntato mi chiedono di visionare il mio cellulare finché non me lo levano di mano per vedere se avevo fatto un video”, prosegue infatti il racconto. L’incredulità e “il terrore” si sono comprensibilmente impossessati degli attori del sopralluogo. “Per fortuna dopo sono scappati imprecando e urlando contro tutti noi“. Tutto bene, dunque? Affatto. Galiciana è una piccola frazione di Prato, solo 12mila abitanti, che è oramai saldamente in mano allo spaccio, al degrado e alla delinquenza giovanile, ed è esattamente questo il motivo che ha fatto allertare il consigliere Belgiorno. “Poco dopo è intervenuta la polizia, che ringrazio”. Spiace notare che le forze dell’ordine arrivino sempre a fatto compiuto, ma tant’è. Ancora nelle parole di Claudio Belgiorno: “Non è possibile che di pomeriggio ci siano spacciatori armati in giro per le vie cittadine e che esistano zone della città considerate di proprietà di pusher pronti ad accoltellarti per difendere i loro interessi. Tornerò dagli abitanti di Galciana, per aiutarli”. (Continua a leggere dopo la foto)

Foto: Claudio Belgiorno

Il fallimento della società multiculturale

Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, ha promesso di seguire la vicenda: “La sicurezza è un diritto che spetta a tutti gli italiani e per questo il governo Meloni proseguirà nell’opera già avviata di bonifica di queste sacche di criminalità, facendo sentire forte la presenza dello Stato”. Comunque la si pensi, non possiamo immolare sull’altare del politicamente corretto ogni considerazione su di un fenomeno grave, ovvero il fallimento del modello multiculturale. Il termine baby-gang ci pare alquanto riduttivo, e non possiamo non osservare come gli episodi di microcriminalità facciano per lo più riferimento a determinate etnie. Non è facile parlare di integrazione: così come, ad esempio, accade nella banlieue francesi, stranieri e anche italiani di seconda generazione, spesso, non dimostrano alcuna intenzione inclusiva, magari ben consci del clima d’impunità che li circonda.

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