Il libro si intitola “Anche i mostri si lavano i denti”, l’opera è di Jessica Martinelli, disegnatrice e illustratrice per bambini veneta e sebbene possa sembrare un dettaglio macabro, un ultimo irriverente omaggio alla sua vittima porta con sé conseguenze ben più gravi per Filippo Turetta. Già lo stesso titolo è inquietante, se si pensa a quanto riassuma l’intera narrazione della personalità di Filippo Turetta, bravo ragazzo che cela in sé una pulsione di violenza mostruosa, tale da portarlo a compiere un omicidio, massacrare di botte una ragazza, disperderne il cadavere nella sterpaglia. (Continua dopo la foto)
“Ecco cosa voglio e di cosa ho paura..” Le prime parole di Filippo Turetta dal carcere: le sue richieste
Dell’ipotesi che venga considerata, nel caso di Giulia, l’aggravante della premeditazione di è parlato più volte e sono molti ormai sempre di più gli indizi che portano a ritenere che Filippo abbia a lungo pensato a come uccidere Giulia per poi darsi alla fuga. E proprio il libro illustrato per bambini ritrovato vicino al cadavere, porta a supporre che oltre alla premeditazione ci sia stata una crudeltà cinica messa in atto, rappresentata da quello che potrebbe essere stato l’ultimo regalo di Filippo a Giulia. Anche questo elemento, dunque, potrebbe essere considerato nel quadro della premeditazione. E soprattutto questo elemento getta luce di un altra vicenda accaduta in queste ore ossia la rinuncia alla difesa di uno degli avvocati di Turetta, probabilmente schifato da una vicenda che si tinge sempre più di mostruosità.