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Giocattoli pericolosi, allarme sotto Natale: ecco chi li controlla in Italia (e come)

Pubblicato il 10/12/2019 11:58

Un allarme che si diffonde ogni anno, con l’avvicinarsi delle feste natalizie. E che tiene in apprensione milioni di famiglie che, con il 25 dicembre alle porte, di dedicano allo shopping per soddisfare le esigenze dei più piccoli. Con la paura, però, che i tanto agognati giocattoli da far trovare sotto l’albero possano trasformarsi in potenziali pericoli. Come funzionano, dunque, i controlli? A spiegarlo è la testa Consumierismo, che sintetizza il lavoro dei laboratori chimici dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli nel controllo dei giocattoli all’importazione.

Polo tecnologicamente avanzato e figura super partes chiamata a garantire legalità e imparzialità, i laboratori chimici dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sono stati istituiti nel 1886 come organo consultivo dell’Amministrazione finanziaria, con compiti di analisi merceologica e di ricerca. Negli anni hanno sviluppato una notevole esperienza, analizzando le merci import/export per la classificazione nella tariffa doganale e nel relativo trattamento fiscale e a presidio dei traffici illeciti di prodotti non rispondenti alla normativa in materia di sicurezza.

All’atto pratico, i servizi dell’Agenzia sono composti da una struttura centrale con funzioni di indirizzo, coordinamento e monitoraggio, e da una rete di 15 laboratori chimici distribuiti su tutto il territorio nazionale. Le strutture, in grado di effettuare complessivamente oltre 3500 determinazioni analitiche in vari settori, dispongono di attrezzature tecnologicamente all’avanguardia e personale composto da professionisti che svolgono le loro attività nel rispetto delle normative internazionali. Per quanto riguarda nello specifico il monitoraggio sui giocattoli, considerata merce sensibile in quanto destinata ai più piccoli, la soglia delle verifiche fisiche è stata alzata al punto da rendere i labortori un punto di riferimento in tutta Europa.

A oggi, le analisi hanno evidenziato una non conformità dei giocattoli sottoposti a prova soprattutto nelle fasce di prodotti destinati a bambini in età tra gli 0 e i 36 mesi. Nella maggior parte dei casi il problema sono oggetti staccabili e potenzialmente ingeribili e la presenza di sostanze in percentuale non conforme. In questo modo, gli Uffici doganali sono in grado di respingere le merci ed evitare che vengano immesse sul nostro mercato nazionale.

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