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“Morto dopo il vaccino, nascondono l’autopsia di mio figlio”: la disperazione del padre di Yaser, 21 anni

Pubblicato il 01/03/2023 11:55

Si era vaccinato contro il Covid, come tantissimi altri ragazzi costretti dal governo a sottoporsi all’inoculazione per potere vivere una vita normale. Poco dopo, però, è rimasto vittima di un malore improvviso che ne ha causato la morte. Una storia terribile quella di Yaser, 21 anni, raccontata in queste ore dalla testata Affari Italiani. Il padre Nagy Nagy ha spiegato di aver trascorso gli ultimi 15 mesi a cercare la verità sulle cause del decesso del figlio, disperato ma determinato ad andare fino in fondo. Secondo quanto raccontato dal genitore, il ragazzo aveva raccontato di aver accusato un lieve malore nelle settimane successive alla somministrazione, apparentemente non allarmanete. Poi le cose sarebbero precipitate di colpo. (Continua a leggere dopo la foto)
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“Ho perso il mio cuore ma non mi rassegno a una morte inspiegabile” ha sottolineato l’uomo, che ancora oggi si batte affinché venga fatta chiarezza su quanto accaduto in quelle ore drammatiche. “Il vaccino era Pfizer, avevo chiesto al nostro medico di famiglia se rischiava delle complicazioni dopo la puntura. Mi era stata fornita ogni rassicurazione e così ci eravamo convinti a farlo. (Continua a leggere dopo la foto)

Yaser soffriva da qualche anno di attacchi epilettici e aveva fornito al medico la documentazione che lo certificava. Nonostante questo, era stato rassicurato e convinto a vaccinars. Due mesi dopo la seconda dose, però, il ragazzo si era di colpo sentito poco bene. Nel giro di poche ore, il dramma ancora oggi senza una spiegazione ufficiale. (Continua a leggere dopo la foto)

“Era andato a scuola – ha raccontato il padre Nagy – si era allenato in palestra e poi aveva seguito una partita di calcio in tv. Il mattino successivo sono andato a svegliarlo in camera e l’ho trovato privo di sensi. Era già morto, non abbiamo potuto fare niente per aiutarlo”. Ora la battaglia per sapere cosa sia successo: “Mi nascondono i risultati dell’autopsia, ho chiamato oltre 25 volte e scritto delle email ma continuo a non sapere niente”.

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