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Violenza sulle donne, stop: il Codice Rosso finalmente è legge. Cosa prevede il ddl

Pubblicato il 18/07/2019 15:02 - Aggiornato il 18/07/2019 15:06

Via libera definitivo del Senato al ddl sulla tutela delle vittime di violenza domestica e di genere: il “Codice rosso”, il provvedimento che ha incassato l’ok definitivo del Parlamento, con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale sarà quindi legge. Frutto del lavoro di sinergia tra il ministro Alfonso Bonafede, la ministra Bongiorno e i parlamentari del MoVimento 5 Stelle, il “Codice Rosso” contiene misure di forte contrasto ad ogni forma di violenza di genere.

Tra nuovi reati, inasprimenti di pena e rafforzamento delle misure preventive, è una legge con la quale si vuole mandare un messaggio chiaro: lo Stato difende tutte le vittime, ad ogni costo.

Il ministro Bonafede ha esultato: “Oggi con l’approvazione del Codice rosso lo Stato dà una risposta molto forte: dice ad alta voce che le donne in Italia non si toccano. Ogni 72 ore in Italia muore una donna per femminicidio, è una vera e propria emergenza sociale”. Le denunce per reati di maltrattamenti, violenza sessuale e lesioni aggravate commessi all’interno delle mura domestiche devono essere trattate con la massima urgenza e da personale formato per affrontare questo genere di casi.

Il magistrato ha 3 giorni di tempo per ascoltare la vittima che denuncia. Il termine per denunciare l’aggressore oggi passa da sei mesi a un anno. Dare tempo alla vittima per trovare la forza e il coraggio di denunciare è fondamentale. Nasce finalmente anche il reato di “revenge porn“, una battaglia che il Movimento 5 Stelle ha condotto sin dall’inizio: basta impunità per chi rovina la vita di una persona lanciando nel fango del web sue immagini intime e private.

Con questa nuova legge vengono introdotti nuovi reati per punire la deformazione permanente del volto, ad esempio con l’acido, e i matrimoni forzati, quelli in cui una persona viene costretta con violenza e minacce o approfittando della vulnerabilità psichica o dello stato di necessità. Inoltre si inaspriscono le pene e si rafforzano le misure preventive per la violenza sessuale, l’abuso sui minori, l’omicidio passionale e lo stalking.

Inoltre, i bambini che assistono ai maltrattamenti ora vengono considerati vittime a tutti gli effetti. Con la legge “Codice Rosso” per il reato di maltrattamenti è possibile applicare le misure di controllo e prevenzione previste dal Codice Antimafia, come ad esempio la “sorveglianza speciale”. Si estende l’uso del braccialetto elettronico a tutte le misure a tutela delle vittime di violenza di genere. Un grande passo per tutti.

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