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“Venite ad arrestarmi!”. La “mamma” di Harry Potter e il POST che scatena la bufera: cosa è successo e perché tutti ne parlano

Pubblicato il 05/04/2024 08:10

JK Rowling, la mamma di “Harry Potter”, torna al centro delle polemiche per le sue – legittimissime – prese di posizione contro il politically correct, il gender e la cultura woke. Rowling ha infatti voluto rivendicare via social il suo diritto di poter dire che secondo lei le trans non sono donne. Apriti cielo. La cultura ora dominante non accetta che una donna che è un mito e che ha cresciuto milioni di bambini e ragazzi in tutto il mondo con la sua saga, possa pensarla diversamente. Nei messaggi diffusi nei giorni scorsi attraverso il proprio profilo X, l’autrice – inglese di nascita, residente a Edimburgo – paladina della difesa di una linea distintiva biologica fra donne e uomini – aveva denunciato la nuova legge scozzese come una minaccia alla libertà di espressione. Aveva poi sfidato le autorità ad arrestarla dopo essere tornata a indicare nero su bianco come “uomini”, biologicamente parlando, una decina di persone transgender protagoniste di casi di cronaca recenti nel Regno Unito: persone (ad esempio uno stupratore condannato dichiaratosi trans solo dopo l’arresto) bollate dalla scrittrice come “misogine”, nonché opportunistiche” nella loro transizione sessuale. (Continua a leggere dopo la foto)
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In Scozia, infatti, è entrata in vigore il 1° aprile una legge radicale contro l’incitamento all’odio, che promette protezione contro minacce e abusi nei confronti delle persone più esposte a discriminazioni, ma sta anche attirando forti critiche sul fatto che potrebbe avere un effetto dissuasivo sulla libertà di parola. Sono dunque previsti aumenti di pena fino a sette anni di reclusione per atti riconosciuti come istigazione ai danni delle minoranze sessuali. E cita esplicitamente il “reato” di disconoscimento dell’identità transgender. Da qui la protesta della nota autrice JK Rowling che ha provocato il governo sul suo profilo X: “Venite ad arrestarmi”, dopo che ha ribadito la sua linea: i/le trans non sono donne. (Continua a leggere dopo il post)

JK Rowling si è scagliata contro “la legislazione che apre ad abusi da parte degli attivisti che vogliono mettere a tacere chi di noi denuncia il pericolo di eliminare gli spazi riservati alle donne”, come ha scritto in una serie di messaggi su X. Negli ultimi anni Rowling si era opposta in diverse occasioni alla causa degli attivisti transgender, attirandosi critiche da tutto il mondo. Il premier inglese Sunak ha invece espresso solidarietà alla nota autrice britannica.

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