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“Venduto a 1.000 dollari, ma ne costa 5”. Medicinali a prezzi folli, case farmaceutiche nella bufera

Pubblicato il 03/04/2024 13:10

Sta diventando un caso negli Stati Uniti, ma solleva un problema che riguarda un po’ tutti. Il prezzo di vendita di un farmaco originariamente usato contro il diabete e ora noto per le sue proprietà anti-fame ha sollevato un’ondata di polemiche e coinvolto anche il Congresso Usa. Prodotto in Danimarca, l’Ozempic è diventato un blockbuster globale per la Novo Nordisk, l’azienda che lo ha messo in commercio. La casa farmaceutica applica un prezzo che, senza esagerazioni, appare folle e del tutto scollegato dalla realtà. E lo stesso vale per un altro farmaco aggregato, il Wegovy. Lo scandalo è partito da una ricerca pubblicata da JAMA Network Open. Che ha calcolato il prezzo di costo per la produzione dell’Ozempic fra gli 89 centesimi e i 4,73 dollari. Solo che il prezzo che i pazienti americani devono sborsare ogni mese per acquistarlo è di circa 1.000 dollari al mese. (continua dopo la foto)

Ozempic e Wegovy sono due medicinali che come principio attivo utilizzano il semaglutide. Grazie a essi, la casa farmaceutica danese si è trasformata nella regina del mercato per i trattamenti contro il diabete e l’obesità. Milioni di persone in tutto il mondo utilizzano questi preparati, che hanno portato a una rivoluzione nella ricerca del peso forma. Se negli Stati Uniti il prezzo di listino di Ozempic si aggira intorno ai 1.000 dollari, quello di Wegowy arriva addirittura a 1.300. Il tutto con dei costi di produzione davvero irrisori. Nel 2023, le vendite dei due farmaci hanno superato i 18 miliardi di dollari. Ma ora Novo Nordisk, alla luce dei dati pubblicati, è nella bufera. Perché starebbe applicando un ricarico sui prezzi che va dal 10.000 al 20.000%. La casa farmaceutica ha tentato di difendersi spiegando che il 75% dei profitti vengono reinvestiti in ricerca e sviluppo. Ma i numeri sono troppo grandi per non causare reazioni. (continua dopo la foto)

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Dal Congresso americano, dopo la pubblicazione dello studio, si sono sollevate molte voci indignate. Prima fra tutte quella del senatore Bernie Sanders, che della lotta contro il caro dei farmaci ha fatto un suo cavallo di battaglia. “Questo prezzo oltraggiosamente alto ha il potenziale di mandare in bancarotta Medicare, il popolo americano e il nostro intero sistema sanitario”, ha dichiarato. Il senatore ha chiesto a Novo Nordisk di ridurre il prezzo a 155 dollari al mese. Non a caso, quello del pricing (il ricarico sul costo dei farmaci) è un tema molto senstito dagli americani, che nel 2022 hanno speso oltre 500 miliardi di dollari in medicinali da prescrizione,, più del doppio rispetto a 10 anni prima. Una situazione insostenibile, che rischia di azzerare il diritto alla salute per milioni di persone. E nel mirino, oltre alle case farmaceutiche, ci sono anche i politici e le autorità che dovrebbero regolare il settore.

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