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Vaccino e trombosi, “Ora Big Pharma deve fornire i dati”. Svolta in tribunale, incastrato il colosso farmaceutico

Pubblicato il 10/04/2024 10:39
Astrazeneca

Arrivano altri guai per uno dei colossi dei vaccini Covid, e vale a dire Astrazeneca. Guai che, è ben inteso, possono rivelarsi forieri per noi di importanti verità. La sezione civile del Tribunale regionale superiore di Bamberga, nel nord della Baviera, ha condannato Astrazeneca a fornire informazioni complete sugli effetti collaterali del suo vaccino Vaxzevria, nella misura in cui questi includono la trombosi con sindrome trombocitopenica (Tts). Come racconta Patrizia Floder Reitter su LaVerità, la richiesta è che le informazioni siano riferite in modo specifico al periodo che va dal 27 dicembre 2020, data in cui era stato approvato il vaccino, al 19 febbraio 2024. La causa civile, tra le prime in Ger-mania contro un produttore di vaccini anti Covid, è stata intentata da una donna che si dichiara danneggiata da Vaxzevria. Ramona K, che oggi ha 33 anni, si vaccinò il 10 marzo 2021. E cosa accadde poi? (Continua a leggere dopo la foto)
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Dopo quella dose, la signora Ramona ebbe febbre, mal di testa e dolori muscolari, fastidio al basso ventre e le fu diagnosticata una trombosi venosa intestinale. Passò quattro giorni in coma in terapia intensiva, alla fine fu necessario rimuovere tre metri di intestino. Non può più lavorare, è gravemente disabile. Ha chiesto ad Astrazeneca 250.000 euro come indennizzo e fino a 600.000 euro per menomazioni che si stanno manifestando, oltre al rilascio dei documenti degli studi clinici e tutte le interazioni con il vaccino. Spiega Reitter: “La sezione civile dell’Olg ha disposto il rilascio delle sole informazioni riguardanti la malattia della ricorrente. In linea di principio, il tribunale regionale superiore di Bamberga ritiene che il vaccino sia in grado di provocare trombosi e l’azienda deve presentare
una dichiarazione esauriente, inizialmente accessibile solo alle parti in causa. Una volta che le informazioni saranno disponibili, potrà nominare un esperto”. (Continua a leggere dopo la foto)

Astrazeneca, lo sappiamo bene, è stato associato numerosissime volte a casi di trombosi, altri effetti gravi e persino morte, soprattutto tra i più giovani, come è accaduto in Italia con gli Open day destinati ai ragazzi e fortemente voluti dai governi pandemici di Conte, Draghi e Speranza. Per restare al caso tedesco, gli avvocati di Astrazeneca hanno finora escluso un accordo con la signora Ramona. La causa, però, ha preso altre vie e altre strade, fino ad arrivare, oggi, a questa importante novità. Una novità che non riguarda solo Ramona, ma tanti altri come lei. Si faranno indagini, si analizzeranno le carte e si capirà quali potrebbero essere le correlazioni tra il vaccino e la trombosi.

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