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“Vaccino, Pfizer ha mentito”. Clamoroso: l’Aifa inglese lo mette nero su bianco. Cosa scrivono nella denuncia

Pubblicato il 09/04/2024 13:39
PMCPA Pfizer

Che di balle sul vaccino ne sono state dette e costruite tante è ormai un fatto acclarato. Però è sempre bello quando arrivano le istituzioni, di giorno in giorno, di mese in mese, di anno in anno, a confermarlo con prove e documenti. L’ultima conferma in ordine di tempo arriva da quella che possiamo considerare l’Aifa inglse, l’agenzia del farmaco. E in particolar modo la questione riguarda, tanto per cambiare, Pfizer. Più marketing che salute pubblica, è un po’ questa la sintesi. Il Prescription medicines code of practice authority (Pmcpa), l’autorità britannica di vigilanza dell’industria farmaceutica, lo ha messo nero su bianco: Pfizer è accusata di aver “portato discredito” al comparto farmaceutico per aver “promosso farmaci senza autorizzazione, inviando messaggi fuorvianti ai cittadini”. Direte voi: lo sapevamo. Però messo nero su bianco fa tutt’altro effetto. (Continua a leggere dopo la foto)
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L’autorità inglese, come ricostruisce Maddalena Loy su LaVerità, ha riscontrato che i dirigenti Pfizer hanno violato il codice deontologico ben cinque volte a seguito di “formulazione di affermazioni fuorvianti, mancato mantenimento di standard elevati e promozione di farmaci senza autorizzazione”, dopo che alcuni dirigenti avevano utilizzato impropriamente i social media per promuovere “un vaccino anti Covid privo di autorizzazione”. La sentenza si riferisce a una segnalazione inoltrata a novembre 2020 contro un tweet pubblicato su X da Berkeley Phillips, direttore scientifico di Pfizer Uk.Ricorda Loy che in quei mesi l’Europa stava attraversando la seconda ondata di Covid e gli Stati Uniti si apprestavano a iniettare sui mercati occidentali miliardi di dosi del nuovo vaccino, il cui trial – all’epoca del tweet – era ancora in fase 3. (Continua a leggere dopo la foto)

Phillips condivise un post di un collega di Pfizer Usa che recitava: “Il nostro candidato vaccino è efficace al 95% nel prevenire il Covid e efficace al 94% nelle persone di età superiore ai 65 anni. Presenteremo tutti i nostri dati alle autorità sanitarie entro pochi giorni”. 95%: viene da ridere, vero? “Questo tweet – rileva ancora il Pmcpa- contiene informazioni limitate sull’efficacia del vaccino, nessuna informazione sulla sicurezza e nessun riferimento agli eventi avversi”. Secondo l’autorità di vigilanza britannica, il post ha scatenato la “diffusione proattiva di un farmaco senza licenza su Twitter”. L’azienda, come sempre, se l’è cavata con qualche riga di scuse e una misera ammenda di circa 45.000 euro. Contando quanti miliardi ha poi incassato con il farmaco, quelli sono veramente bruscolini.

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