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Vaccino e reazioni avverse, il Tribunale intima: “Adesso rivelate i dati nascosti”. Tremano le case farmaceutiche

Pubblicato il 11/04/2024 14:39

Arriva dalla Germania una sentenza a suo modo “storica”, perché potrebbe aprire le porte ad altri pronunciamenti simili. E non sono buone notizie per le case farmaceutiche, che sugli effetti avversi del vaccino anti-Covid sono state sempre reticenti. Ma ora, il Tribunale superiore di Baemberga ha deciso che AstraZeneca sarà costretta a rivelare tutti i dati nascosti sugli effetti avversi del suo siero contro il Covid-19. La sentenza è arrivata a seguito di una causa legale intentata da una donna di 33 anni dell’Alta Franconia, rimasta vittima di gravissimi effetti collaterali dopo essere stata inoculata. (continua dopo la foto)

La sentenza, entrando nei particolari, obbliga il colosso farmaceutico a rendere pubblici i dati sinora secretati sui casi di trombosi con sindrome trombocitopenica. Uno degli effetti avversi, citati anche dall’Aifa, che sono stati associati al Vaxzevria. La ragazza che ha intentato la causa è finita in coma, nel 2021, a causa di una trombosi venosa intestinale. Un coagulo sanguigno raro e dalle conseguenze gravi. In seguito all’accaduto, i medici hanno dovuto operarla recidendo una porzione di intestino. La vittima ha quindi chiesto un risarcimento di 250.000 Euro per tutti i danni subiti a seguito della vaccinazione. (continua dopo la foto)

Il Tribunale di Baemberga ha quindi chiesto che AstraZeneca fornisca immediatamente le informazioni sugli effetti collaterali del vaccino. Questo per il periodo che va dall’approvazione di Vaxzevria, alla fine di dicembre 2020, e il 19 febbraio 2024. L’avvocato della donna, Volker Loeschner, ha rimarcato l’importanza di questa decisione dei giudici. Che potrà portare alla luce informazioni utili non solo per il caso che riguarda la sua cliente, ma anche per eventuali e analoghe azioni legali sia in corso, sia future.

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