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Una poltrona già pronta per Draghi: ecco dove vedremo (presto) il premier uscente

Pubblicato il 27/09/2022 10:39

La tornata elettorale si è conclusa, con il trionfo di quella Giorgia Meloni che, man mano che l’appuntamento con le urne si avvicinava, ha iniziato la sua metamorfosi in Mario Draghi, elogiando apertamente il premier uscente per quanto fatto e promettendo di seguire il percorso da lui tracciato su tanti fronti (dal Pnrr all’agenda di riforme fino al sostegno all’Ucraina). Con la leader Fdi prossima a varcare la soglia di Palazzo Chigi, non resta però che una domanda: che fine farà il suo predecessore? Uno scenario, in particolare, sembra prendere piede col passare delle settimane.

Alcune recente circostanze, come il viaggio a New York per ritirare il premio della fondazione Appeal of Conscience come statista dell’anno o il breve incontro con il presidente Usa Joe Biden, hanno scatenato la fantasia degli analisti sui possibili incarichi dell’ormai ex presidente del Consiglio. C’è chi sostiene che possa succedere a Sergio Mattarella come Capo dello Stato, chi pronostica un ritorno in seno all’Ue, magari come vertice della Commissione Europea. Ma è sulla Nato, in particolare, che si stanno concentrando le scommesse.

Mario Draghi segretario generale della Nato è lo scenario che in molti vedono come più probabile, tanto che l’ex presidente della Bce ha già incassato i primi endorsement da parte del mondo della politica e della stampa. Il norvegese Jens Stoltenberg sta per terminare il proprio mandato e la caccia al successore è apertissima, con i capi di governo che hanno iniziato a discutere già nella riunione di Madrid andata in scena a giugno. Gli ostacoli, per Draghi, non mancano.

C’è chi vorrebbe, infatti, un segretario generale proveniente da Paesi dell’Est Europa, così da mandare un messaggio chiaro alla Russia di Vladimir Putin. Chi chiede a gran voce una donna in una casella così importante. E poi c’è lui, Mario Draghi, europeista e atlantista a tutto tondo, in ottimi rapporti con figure chiave come Emmanuel Macron e Joe Biden, ponte ideale tra gli Stati Uniti e il Vecchio Continente. Economista, tra l’altro, proprio come il segretario uscente Stoltenberb. Basterà per spuntarla? Ancora qualche mese e avremo la risposta.

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