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Un dipendente su due in cassa di integrazione. Ma 500mila perderanno il posto

Pubblicato il 29/04/2020 09:42 - Aggiornato il 29/04/2020 11:33

All’interno dello stesso documento di economia e finanza, mostrato dal ministro Roberto Gualtieri mentre affermava ottimisticamente: “Nessuno perderà il lavoro a causa del coronavirus”, risultano dei dati scoraggianti. Il governo stima infatti che ci sarà un calo degli occupati del 2,1% su numero occupati rilevati nel 2019. Quasi mezzo milione di persone perderanno il posto di lavoro. A precipitare saranno anche le ore di occupazione e il totale delle ore lavorate nell’anno, rispettivamente del 6,5% e 6,6%, per cui molti si troveranno a passare da tempo pieno a part-time o da lavori stabili a precari. 

“Il tasso di disoccupazione del 2020 arriverà all’11,6%, per poi riprendersi parzialmente solo nel 2021.” Cifre che danneggiano pesantemente. Basti pensare che in solo un anno torneremo indietro di ben mezzo milione di occupati. L’esatta cifra persa nell’arco temporale di 5 anni che parte dallo scoppio della crisi del 2007. 

Anche il numero dei lavoratori per i quali le aziende hanno chiesto la Cig è senza precedenti: 7,3 milioni che tra l’altro non comprendono quelli della cassa in deroga. In sostanza per 1 lavoratore su 2 è stata chiesta la cassa integrazione. Secondo il decreto Cura Italia la cig può durare 9 settimane. Sarà manetenuta la promessa di estensione per ulteriori 9 settimane?

Rimanere in cassa integrazione consente temporaneamente di mantere il posto di lavoro, bisogna considerare però che nel frattempo gli stipendi sono scesi. La cig copre solo 80%. I consulenti del lavoro hanno calcolato che un dipendente con una retribuzione di 1.324 euro netti perde ben 427 euro. Taglio che sale a 646 per le professioni tecniche e a 764 per quelle intellettuali e spacialistiche. 

Ai 7,3 milioni di lavoratori in cassa si aggiungono 4,3 milioni di autonomi, professionisti cococo e stagionali dell’agricoltura e dello spettacolo che hanno chiesto il bonus dei 600 euro. 

Ma niente paura, non dobbiamo preoccuparci, perchè lo dice il ministro Gualtieri in quel di promettopoli mentre mostra lo scenario nero: “Il sostegno al reddito dei lavoratori -dalla cassa di integrazione, al bonus per autonomi e professionisti- sarà erogato finchè ce ne sarà bisogno.” Un’altra delle gonfiate promesse degne di questo governo.