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Burioni senza vergogna bullizza una ragazza disabile su Twitter. Televirologo fuori controllo. Cos’è successo

Pubblicato il 10/07/2022 19:41

Il televirologo più contestato d’Italia, ovvero Roberto Burioni, torna a far parlare di sé per un’azione tanto infima quanto deplorevole. Dopo le sue incommentabili uscite sui suoi acerrimi nemici “no vax”, infatti, il professorone super vaccinista questa volta se l’è presa addirittura con una disabile. Alessia è una ragazza di trent’anni, attiva sui social, dove espone le sue passioni ed i suoi desideri: studiare all’università, cantare nei locali. Come riportato dal blog di Nicola Porro, il virologo, «uno dei tanti travolti da immeritata fama», ha messo alla pubblica gogna la ragazza ironizzando sul suo aspetto. Il motivo? Una sciocca polemica con un esponente della Lega, cui la giovane era del tutto estranea. Come ben sappiamo, Burioni è il «principe del pessimo gusto», quello che insulta gli scettici del vaccino, di cui lui si è eretto a profeta assoluto, salvo dover ammettere candidamente che i sieri hanno deluso.
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Le perle di “Burioni”

A detta del blog di Porro, Burioni è «un individuo fuori controllo. Una specie di influencer, con tutta la volgarità del caso. Si è segnalato, al sorgere della pandemia, per una serie di diagnosi scentrate, con tanto di previsioni ancor più infelici, motivo per cui è stato premiato con una notorietà televisiva». Un duro attacco che su cui di certo in molti concorderanno. Pur essendo adulto e vaccinato (è il caso di dirlo), il virologo si lascia spesso andare a qualche infantilismo agghiacciante: definisce i no-vax “cani” e “sorci”, chiama asino chi eccepisce, propone rappresaglie, annuncia che una certa catena di negozi bio non l’avrà più tra i suoi clienti, è arrivato a paragonare i refrattari al vaccino a gente che puzza. E queste sono solo alcune delle sue “perle”.
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Molta visibilità mediatica, meno quella scientifica

In tempi come questi, a fronte di un moralismo ed un perbenismo fuori da ogni logica, il fatto che lui si possa permettere di proporre simili esternazioni, nonostante il suo ruolo ormai “pubblico”, si spiega con la «connivenza di un sistema politico-sanitario che ha apparecchiato il regime perfetto», parola del blog di Porro. In poche parole: il Pd regna (anche) in tv e la sovraesposizione della virostar è stata propedeutica al mantenimento della narrazione unica voluta dal governo. Peccato che nella comunità scientifica, Burioni non sembri godere di cotanta particolare visibilità, almeno stando alle classifiche internazionali.
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I legami politici dei televirologi

La visibilità spesso porta alla carriera politica, ed è anche il caso di alcune delle virostar da salotto più conosciute. Come spiega il giornalista, «Burioni è o almeno era dato nella manica di Renzi, ministro in pectore; un suo concorrente è Walter Ricciardi, altro personaggio degno di nota, consigliere di Speranza, potenziale reggente al dicastero sanitario per conto di Calenda; poi Antonella Viola, in quota Zan, e Ilaria Capua, già montiana oggi contigua a Letta, così come nell’alone piddino figurano Pregliasco e praticamente tutti i compagni di merende vaccinali (compresi certi transfughi da Lega e Fratelli d’Italia: più che voltagabbana, voltacamice)».
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L’Ordine dei Medici rimane sordomuto

Tornando al tema principale dell’articolo, la notizia è che Burioni, per i motivi di cui sopra, non pagherà lo scotto delle sue becere azioni. Infatti, lo stesso Ordine dei Medici che non ha esitato a radiare la Barbara Balanzoni per i suoi toni eccessivi, non farà una piega per le parole di Burioni, come del resto ha sempre fatto negli ultimi trenta mesi di insulti e provocazioni di questa inedita setta di iniziati. Prova ne è l’archiviazione della denuncia formulata da Gianluigi Paragone contro il virologo. A proposito di relazioni con la politica: Che tempo che fa, feudo piddino che tiene Burioni come un santino, tirerà dritto come al solito. Attendiamo notizie dal San Raffaele, senza però illuderci troppo.
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Se questa è la scienza, povera scienza

Povera scienza e poveri noi
Dunque, questi sarebbero i competenti, gli specialisti, gli scienziati. Bene, è il caso di dire che se questa è la scienza, povera scienza. Ma, soprattutto, poveri noi. Sovvengono in tal senso le parole riportate nel pezzo sul blog di Porro. Il giornalista ha ben descritto la situazione: «Una delle tragedie nella tragedia della pandemia, o, più esattamente, della sua gestione a metà tra lo sciagurato e il malavitoso, è di aver portato a galla una genia di sanitari imbarazzanti, alla prova dei fatti poco ferrati, a volte clamorosamente incompetenti, comunque gente che, di norma, offre comportamenti, e facce, delle quali risulta arduo fidarsi».
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Senza vergogna

Alla luce dei fatti, forse, la vera notizia è che si è superato ogni limite. La vergogna non è più di casa. Arrivare ad irridere una ragazza per la sua sofferenza (passandola liscia) è qualcosa di insopportabile. D’altro lato Alessia, la ragazza bersagliata da Burioni, non si è nemmeno sprecata a replicare, dando una lezione di stile all’immeritatamente celebre professorone.

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