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Dopo vino annacquato e vermi, l’Ue vuole imporci il latte finto: quello di piselli frullati

Pubblicato il 10/05/2021 16:31 - Aggiornato il 11/05/2021 07:41

Non abbiamo fatto in tempo a dare le notizie dei vermi e del vino annacquato che l’Ue ha voluto stupirci ancora di più. Adesso è la volta del latte finto. L’ultima follia dell’Ue è quella del latte ai piselli secchi, quando va bene. Già si tratta di un latte derivato da veri tipi di legumi. Ovviamente, appena questo ennesimo scempio andrà in porto, a risentirne sarà ancora una volta il mande in Italy. Brinderanno invece le solite multinazionali, tanto care all’Ue, le sole a cui l’Europa sembra tenere davvero, tutelandone sempre gli interessi. Degli allevatori italiani, invece, chissenefrega. (Continua a leggere dopo la foto)

L’Italia dovrebbe fare una campagna seria, una vera guerra, al Nutri-Score, l’etichettatura europea che calcola il valore di un prodotto alimentare in base a specifici requisiti nutrizionali e che finisce in pratica a bocciare il nostro parmigiano reggiano o l’olio extravergine d’oliva in favore di cibi industriali prodotti in massa. Una campagna studiata perfettamente per bombardare le nostre eccellenze che fatturano miliardi in tutto il mondo e che generano l’invidia dei nostri “cari” amici europei. (Continua a leggere dopo la foto)

Come spiega Il Tempo, il Nutri Score è “una sorta bollino verde con cui le multinazionali possono imporre novità per loro convenienti a scapito della tipicità regionale con la scusa di abbattere la fame nel mondo. Già perché il latte estratto dalla farina dei piselli non è un’alternativa salutista ma un sottoprodotto”. Spiega infatti La Verità che ha dato la notizia: “Per ottenere le proteine dei piselli usate anche come anabolizzanti, uno degli ingredienti principali degli hamburger vegani (l’Europa ha sdoganato il nome ingannando i consumatori), i piselli, soprattutto quelli gialli un tempo destinati all’alimentazione animale, vengono seccati, macinati poi ammollati e centrifugati, così cola una poltiglia che rilavorata diventa il falso latte”. (Continua a leggere dopo la foto)

Un dirigente di Nestlé ha postato sui social un video in cui invita a un brindisi con la “nuova alternativa al latte, fatta con piselli gialli frullati del Belgio e della Francia” disponibile, annuncia grazie al massimo punteggio di Nutri-Score, “in Francia, Paesi Bassi e Portogallo” ma altri Paesi tra cui l’Italia potrebbero aggiungersi presto alla lista. E noi diciamo: andiamo a prendere il latte dai nostri pastori!

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