Tre lutti nel giro di poche ore, a conferma di quanto assurda sia la situazione che stiamo vivendo da mesi a questa parte, con “malori improvvisi” che si verificano a cadenza ormai quotidiana e colpiscono persone in età tutt’altro che avanzata. Compresi gli atleti, come successo proprio in questi ultimi giorni, con il mondo del calcio che si è trovato ancora una volta sconvolto da tragedie inspiegabili. Sabato 17 dicembre ha perso la vita l’ex calciatore Marcelo Lemos, 45 anni: mentre stava partecipando a una partitella con gli amici nel comune di Barrinha, nello Stato brasiliano di San Paolo, si è improvvisamente accasciato a terra sotto gli occhi dei compagni, atterriti. Inutile il tentativo di soccorrerlo da parte dei medici, prontamente allertati dai presenti. (Continua a leggere dopo la foto)
Ex attaccante, Lemos aveva giocato per le tre squadre più importanti dello Stato del Pará: Paysandu, Remo e Tuna Luso. Nello stesso Stato avea giocato anche per Santa Rosa, Ananindeua, Tiradentes, Vila Rica, Sport Belém e Abaeté. Una volta conclusa la carriera di sportivo, era diventato pastore evangelico, senza però abbandonare mai del tutto la passione per il calcio. (Continua a leggere dopo la foto)
Sempre nelle scorse ore ha perso la vita a causa di un malore Giulio Bergamelli, 57 anni, mentre si trovava ad Alzano, in provincia di Bergamo, dove viveva ed era molto conosciuto. Secondo le prime ricostruzioni, si sarebbe sentito poco bene la sera del 17 dicembre: inutile, anche in questo caso, la corsa in ospedale. (Continua a leggere dopo la foto)
Il terzo episodio simile è quello che ha visto perdere la vita Sebastián Pordomingo, 38 anni, morto il 18 dicembre nella sua casa, poche ore prima della finale dei Mondiali di Qatar 2022. Giornalista e reporter sportivo per la radio e la televisione, stava trasmettendo le partite di Coppa del Mondo per una radio argentina quando è stato colpito da un malore.
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