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Terremoto: scossa di magnitudo 4.9 in Italia. Tanta paura, centinaia di persone in strada, evacuata una Rsa

Pubblicato il 18/09/2023 11:58 - Aggiornato il 27/09/2023 07:56

Forte scossa di terremoto alle 5,10 nella provincia di Firenze, ad una profondità di 8.4 km. Il terremoto di magnitudo 4.8 ha colpito il comune di Marradi, in provincia di Firenze. Lo riporta il sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). L’epicentro del sisma è stato localizzato a 3 km a sud-ovest di Marradi, circa 42 chilometri a Nord di Firenze. L’evento sismico è stato risentito in tutta l’area dell’Appennino tosco-emiliano, in Romagna, nella provincia di Firenze e in tutta la parte settentrionale della Toscana. Risulta essere avvertito in un area compresa tra Perugia e Trento.
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Al momento non si registrano danni a cose o persone, ma si segnalano centinaia di cittadini che si sono riversati in strada dopo il sisma e sono in corso le verifiche della Protezione Civile. “C’è molta preoccupazione, tanta gente in strada, ma non si segnalano danni particolari” conferma a Rainews24 il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti. A Popolano, una frazione di Marradi, sono caduti frammenti di pietra dalla facciata della chiesa. Anche Giani segnala “alcuni distacchi di intonaco e crepe”. E’ stato deciso il trasferimento dei 30 anziani ospiti della Rsa di Marradi “Villa Ersilia” a scopo precauzionale dopo alcune lesioni strutturali a causa del terremoto “che a causa dello sciame sismico potrebbero compromettere la sicurezza della residenza”. come spiega il presidente toscano Giani. I vigili del fuoco presenti sul posto hanno evidenziato lesioni strutturali che a causa dello sciame sismico potrebbero compromettere la sicurezza della residenza. Gli ospiti della Rsa saranno trasferiti nelle strutture vicine per garantire la prossimità ma al tempo stesso sono già pronte per la accoglienza anche strutture presenti in altre zone del territorio aziendale della Asl Centro.

Il terremoto del 18 settembre è dovuto allo “stiramento dell’Appennino”. Lo sostiene Romano Carmassi, sismologo della sezione di Bologna dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia: “È un meccanismo caratteristico di quest’area che sta a cavallo tra Toscana ed Emilia-Romagna”, spiega all’Ansa. “Finora sono state avvertite una cinquantina di scosse, la maggioranza delle quali sotto una magnitudo di 2.0. Si tratta di una sequenza abbastanza tipica – continua Romano – ma non possiamo prevedere quanto durerà e se ci saranno o meno altri eventi simili a quello più importante”.